Sebastiao Salgado

Sebastiao Salgado

Sebastiao Salgado nasce l’8 Febbraio 1944 in Brasile a Aimorés (un comune nello stato del Minas Gerais).

È un rinomato fotografo e fotoreporter brasiliano, celebrato per la sua suggestiva fotografia in bianco e nero che spesso documenta la lotta umana, le questioni ambientali e la bellezza del mondo naturale.

Sebastiao Salgado si è inizialmente formato come economista prima di passare alla fotografia nei primi anni ’70. Il suo lavoro è profondamente umanistico, mostrando la dignità delle persone e la fragilità del pianeta.

Le sue immagini in bianco e nero spesso presentano contrasti e trame drammatici, sottolineando le emozioni e la narrazione. La sua capacità di catturare l’umanità nei suoi soggetti – sia individui o interi ecosistemi – questo gli ha fatto guadagnare consensi globali.

Oltre alla sua fotografia, Sebastiao Salgado è un sostenitore dell’ambiente. Lui e sua moglie, Lélia Wanick Salgado, hanno co-fondato l’Instituto Terra, un progetto di riforestazione in Brasile che ha contribuito a ripristinare parti della foresta atlantica.

Salgado ha ricevuto numerosi premi, tra cui la Medaglia del Centenario della Royal Photographic Society e il titolo di Goodwill Ambassador dell’UNESCO. Il suo lavoro continua a ispirare conversazioni sulla giustizia sociale e sulla conservazione dell’ambiente.

Tra i numerosi progetti di Sebastiao Salgado ci sono:

I lavoratori (1993)
: Un omaggio ai lavoratori manuali di tutto il mondo, questa serie cattura le dure realtà e gli sforzi straordinari dei lavoratori in settori come l’estrazione mineraria, l’agricoltura e l’edilizia.

Sebastiao Salgado - i lavoratori 1993

Kwait 1991 spray chimico protegge un vigile del fuoco

Sebastiao Salgado - minatori

Sebastião-Salgado-Portatori.-Serra-Pelada-Stato-di-Parà-Brasile-1986-1

I lavoratori 1993 gli spaccapietre

Sebastiao Salgado - I lavoratori 1993 India - il sale della terra

I lavoratori 1993IMG_7902-salgado-s-499

La-spiaggia-di-Vung-Tau-un-tempo-chiamata-Cap-Saint-Jacques-da-cui-è-salpata-la-maggior-parte-dei-boat-people-vietnamiti-Vietnam-meridionale-1995-©-Sebastião-Salgado-Contrasto

Le migrazioni (2000): 
Questo progetto esamina le migrazioni di massa causate dalla guerra, dalla povertà e dalle sfide ambientali, che ritraggono la vita degli sfollati con compassione e profondità.

Sebastiao Salgado - Amazonia

La-Churchgate-railway-station-Bombay-India-1995-©-Sebastião-Salgado-Contrasto

Sebastiao Salgado guerra

Migrazioni

La Genesi (2013): 
Una collezione monumentale che mostra paesaggi incontaminati, fauna selvatica e comunità che vivono in armonia con la natura, la Genesi è un invito a preservare la bellezza e la biodiversità del pianeta.

Genesi - popolazione indigena Amazonia

Sebastiao Salgado - Genesi 2013

fila di elefanti in migrazione

Sebastiao Salgado

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Sony Alpha 6000

Sony Alpha 6000

La Sony Alpha 6000 è una fotocamera mirrorless digitale dal design compatto con sensore APS-C. Prodotta dal 2014 al 2023.

Offre una grande combinazione di design compatto, caratteristiche avanzate e qualità dell’immagine.

La Sony Alpha 6000 è equipaggiata con un sensore CMOS in formato APS-C (23,5×15,7mm) con un fattore di crop di 1,5x da 24,3 Megapixel.

Al suo interno troviamo un processore di immagini BIONZ X, che consente un autofocus rapido e un’eccellente qualità dell’immagine, anche in condizioni di scarsa illuminazione.

Il sistema Autofocus è ibrido ed è uno dei più veloci della sua categoria, rendendolo grande per gli scatti d’azione, ha 179 punti di messa a fuoco a rilevamento di fase e 25 a rilevamento di contrasto.

La Sony Alpha 6000 scatta a raffica fino a 11 fotogrammi al secondo.

La connettività è Wi-Fi e NFC per una facile condivisione e controllo remoto tramite l’app Sony PlayMemories.

I controlli sono sia automatici che manuali e ci sono dei pulsanti personalizzabili per gli utenti avanzati.

La Alpha 6000 ha anche qualche svantaggio come la mancanza di alcune caratteristiche moderne come la stabilizzazione del corpo (IBIS) che si trova nei modelli più recenti.

Sony Alpha 6000 è indicata per fotografi principianti e amatoriali che con le modalità automatiche rendono un facile accesso alla fotografia.

Se avete intenzione di acquistare una Alpha 6000 potrete cliccare sui seguenti link:

Solo Corpo: https://amzn.to/4a8Xtwg

Caratteristiche:

Sensore: CMOS APS-C (23,5×15,7mm con fattore di crop di 1,5) 24,3 MegaPixel
Sensibilità ISO: da 100 a 25600
Formati file: JPEG – RAW
Velocità di scatto: da 30sec a 1/4000
Autofocus con 179 punti di messa a fuoco
Registrazione Video fino a Full HD – 1920x1080p 60fps
Flash incorporato pop-up
Schermo da 3 pollici articolato
Mirino elettronico copertura del 100%
Memoria 1 slot SDXC (UHS I)
Batteria ricaricabile agli ioni di litio Sony NP-FW50
Dimensioni: (LxAxP): 120x67x45mm – Peso: 344g

Sony Alpha 6000

Con obiettivo Carl Zeiss Vario - Tessar E 16-70mm f4

Sony Alpha 6000 con obiettivp Sony 16-50mm f3.5 - 5.6

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Irving Penn

Irving Penn

Irving Penn nasce a Plainfield (New Jersey) il 19 Giugno 1917 e muore a New York il 7 Ottobre 2009.

È stato un celebre fotografo americano noto per i suoi contributi alla fotografia di moda, alla ritrattistica e alla natura morta.

Il suo lavoro, caratterizzato dalla sua semplicità, precisione ed eleganza, è durato ben sette decenni e ha lasciato un impatto duraturo sulla fotografia come forma d’arte.

Nella fotografia di moda Irving Penn lavorò a lungo per la rivista Vogue a partire dagli anni ’40, catturando alcune delle immagini di moda più iconiche del XX secolo. Il suo stile minimalista e la sua attenzione alla forma, alla consistenza e alla luce hanno distinto il suo lavoro da altri nel settore.

La ritrattistica era molto importante per lui e ha dedicato molto tempo e lavoro. Irving Penn ha fotografato una vasta gamma di argomenti, tra cui artisti, scrittori, musicisti e figure culturali. I ritratti di Penn sono rinomati per la loro qualità intima e austera, spesso isolando il soggetto su un chiaro sfondo per enfatizzare la loro espressione e carattere.

La fotografia per Penn era spaziare da una visuale all’altra e infatti si dedica anche alle nature morte, secondo una mia personale idea questo gli permetteva di studiare al meglio la luce che colpisce i soggetti. Capita spesso anche a me che quando fotografo nel box una natura morta riesco a comprendere meglio come si comporta la luce sul soggetto e di conseguenza riesco a “vedere” meglio il suo comportamento. Le composizioni di Irving Penn sono state meticolosamente realizzate, trasformando oggetti di uso quotidiano come cibo, fiori o spazzatura in opere d’arte. La sua attenzione ai dettagli e alla trama ha portato a queste immagini una qualità scultorea. Ha spesso utilizzato uno sfondo semplice e neutro, spesso in una configurazione angolare, che ha creato un ambiente distintivo e mirato per i suoi soggetti.

Questo stile fu rivoluzionario nella fotografia della metà del XX secolo.

Alla fine degli anni ’40 e ’50, Penn viaggiò a livello internazionale per documentare le popolazioni indigene e le pratiche culturali, creando una serie di ritratti in stile studio in luoghi come Perù, Marocco e Nuova Guinea.

Il lavoro di Irving Penn è celebrato per trascendere la fotografia commerciale in arte. Le sue immagini fanno parte delle principali collezioni museali di tutto il mondo, tra cui il Museum of Modern Art (MoMA) di New York e l’Art Institute di Chicago. Penn ha anche ricevuto numerosi premi e onorificenze durante la sua vita, consolidando il suo posto come uno dei più importanti fotografi del XX secolo.

Irving Penn

Pablo Picasso
Picasso fotografato da Irving penn
Salvador dalì
Salvador Dalì

Irving Penn - Al Pacino
Al Pacino

Irving Penn - Sophia Loren
Sophia Loren

Marlene Dietrich
Marlene Dietrich
Irving Penn - Anouk Aimèe
Anouk Aimèe

Georgia O'Keeffe
Georgia O’Keeffe
Nadja Auermann


Nadja Auermann

Irving Penn - padre e figlio a Cuzco

Irving Penn foto di moda

Work of Issey Miyake

Irving Penn - Guinea 1970

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Post Produzione in fotografia

Post Produzione in fotografia

Per post produzione in fotografia si intende l’utilizzo di software specifici che permettono di modificare la fotografia integralmente o in parte.

La post produzione è il processo di modifica e miglioramento delle immagini digitali dopo lo scatto. È una fase cruciale per molti fotografi, sia professionisti che amatoriali, poiché consente di perfezionare le fotografie, correggere errori e conferire un’estetica unica.

Prima di entrare nel vivo dell’argomento bisogna chiarire una cosa fondamentale, che in molti credono:”Con la post produzione si può fare tutto e quindi una foto mal riuscita può essere integralmente recuperata”. Una corretta post produzione nasce da una corretta fotografia che non ha perdite di informazioni, come il bianco “bruciato” e le zone in ombra completamente nere. Possiamo anche schiarire le ombre e i neri ma quando sono nere non si possono assolutamente recuperare e lo stesso è con le zone di bianco “bruciato”. Inoltre ci sono tre aspetti che non si possono recuperare con la post produzione: sfuocato, mosso e piani (ad esempio se un volto è preso dal basso o dall’alto).

Apriamo una parentesi anche sulla termologia, infatti ci sono due termini che si riferiscono alla post produzione: rifasaggio e ritocco.

Per rifasaggio si intende l’utilizzo di tutti quei strumenti che possono portare una fotografia con una corretta esposizione migliorando le luci, le ombre e tutti i valori che influenzano la qualità dell’esposizione. Quindi questa è un’operazione che non va ad intaccare la realtà dei fatti e soprattutto bisogna dire che è molto difficile che possa esserci una fotografia con valori perfetti e che non ci sia bisogno anche semplicemente di una piccola variazione di luce. Questo procedimento è eticamente possibile ed è sempre effettuato scattando in formato RAW per sviluppare i file in JPG o in qualunque altro formato.

Il temine ritocco invece si riferisce alla modifica vera e propria, operando una serie di tecniche mirate al recupero integrale dell’immagine ad esempio togliere le rughe ad un volto. Questo tipo di post produzione non solo è eticamente non corretto, ma credo, anche non giusto nella fotografia in ambito medico che ha uno scopo ben preciso il documentare la realtà dei fatti e quindi se modifichiamo questa realtà perdiamo totalmente lo scopo documentativo. Sulla fotografia generica il ritocco è praticato ad esempio per cambiare lo sfondo di un soggetto o per scopi artistici vari e finché non va a ledere valori personali non è un negativo farne uso.

I software che possono essere utilizzati per la post produzione in fotografia sono diversi, il più famoso è Adobe Photoshop. Secondo il mio modo di vedere le cose tutti sono validi basta solo imparare ad utilizzarli. Ad esempio chi utilizza sempre Adope Photoshop può trovare difficoltà lavorando con Gimp o altri software e viceversa. Quindi ogni cosa è buona se poi si arriva al risultato finale che si vuole ottenere.

Quindi torniamo ai software che possono essere utilizzati per la post produzione:

Software professionali con licenza d’uso a pagamento:

Post produzione - Adobe Photoshop

Adobe Photoshop: uno dei software più completi e utilizzati per l’editing avanzato di immagini. Offre strumenti di ritocco, manipolazione e grafica digitale.

Adobe Lightroom

Adobe Lightroom: è un ottimo strumento per la lavorazione dei file RAW, grazie a strumenti di correzione del colore, della esposizione e soprattutto del modo di catalogazione che utilizza.

Post Produzione - Capture One

Capture One: prodotto simile ad Adobe Lightroom ed è particolarmente apprezzato per la gestione dei dettagli e dei colori.

Affinity Photo

Affinity Photo: simile ad Adobe Photoshop ma con un prezzo più accessibile. Ha molti strumenti di post produzione avanzati.

Post Produzione - Corel Paint Pro

Corel PaintShop Pro: è un’alternativa più economica ad Adobe Photoshop. Devo aprire una parentesi su questo software. Ho fatto per anni il tecnico informatico, dal 2000 al 2015 anni in cui ho visto l’evoluzione non solo dell’hardware e di internet ma anche dei software in genere. La fotografia è sempre stata una mia passione e i software che permettevano la manipolazione delle immagini mi hanno sempre affascinato. Corel era molto famosa per la sua versione Corel Draw che non solo permetteva di disegnare ma anche la modifica delle immagini. Tutto questo per dire che io ho visto questo software anche ai suoi albori e mi sento di spezzare una lancia al suo valore. Secondo i miei canoni di utilizzo di questo tipo di software non era particolarmente facile ma ricordo che è sempre stato molto lodato da chi era un utilizzatore esperto. Da questo ragionamento nasce la mia idea che “tutto è semplice basta saperlo utilizzare” e soprattutto “non possiamo dire che non ci piace l’insalata se non l’abbiamo mai mangiata” quest’ultima frase la dico sempre a mia figlia quando non vuole mangiare qualcosa :).

Software gratuiti o open source:

Gimp

GIMP (GNU Manipulation Program): una buona alternativa, gratuita, ad Adobe Photoshop con potenti strumenti di fotoritocco e manipolazione delle immagini.

Post produzione - Darktable

Darktable: simile ad Adobe Lightroom ma gratuito. Permette di intervenire sui file RAW gestendoli e editarli.

RawTherapee

RawTherapee: come il nome fa pensare, è un software (gratuito e open source) che è incentrato sulla post-produzioni e l’editing dei file RAW.

Post produzione - PhotoScape X

PhotoScape X: un software facile da usare che permette modifiche sia base che avanzate. Disponibile in versione sia gratuita che Pro e quindi a pagamento.

Fatte tutte queste premesse e dopo aver visto quali sono i tipi di software che possono essere utilizzati in post produzione fotografica, facciamo un esempio di flusso di lavoro (in inglese mi piace di più Workflow :)) di post produzione.

Prima vi faccio un elenco testuale e poi potrete vedere le immagini in un video che mostrano un flusso di lavoro di una immagine in formato RAW. Il flusso di lavoro che vedrete è il mio modo di lavorare (ognuno a mio avviso può creare un flusso di lavoro proprio perché non è detto che quello che faccio io sia la cosa migliore…anzi) utilizzerò un computer MAC e Adobe Photoshop e Adobe Camera RAW.

1. Importazione sul computer della/e foto

2. Apertura fotografia con programma che gestisce file RAW

3. Correzione luminosità generale

4. Bilanciamento del bianco

5. Eventuale aumento del contrasto (differenza tra luci e ombre per avere una fotografia più dinamica)

6. Se c’è bisogno (attenzione a questa modifica in quanto renderebbe molto “finta” l’immagine finale) si può migliorare la nitidezza migliorando così i dettagli

7. Se ci sono imperfezioni (macchie su sensore o cose del genere) andiamo a togliere queste problematiche

8. Salvataggio dell’immagine.

Con questo articolo ho voluto fare una veloce chiacchierata sulla post produzione ma non si fermerà qui, sicuramente più avanti avrò modo di trattare ancora questo argomento così vasto da non poter terminare in un solo articolo.

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Nikon Z50 II

Nikon Z50 II

La Nikon Z50 II è una fotocamera mirrorless digitale con sensore APS-C. In produzione dal 2024.

La Nikon Z50 II è una fotocamera progettata per creatori di contenuti, vlogger e appassionati che hanno bisogno di una fotocamera leggera e facile da usare con funzionalità video avanzate. È la versione aggiornata della sorella minore Nikon Z50.

Ha un sensore CMOS in formato APS-C (23,5×15,7mm con fattore di crop 1,5x) da 20,9 MegaPixel.

La Nikon Z50 II è equipaggiata da un processore di immagini, molto performante, che è il famoso EXPEED arrivato alla 7° generazione, che migliora la qualità delle immagini a ISO elevati e rende l’autofocus più rapido e preciso. Supporta inoltre il rilevamento di più tipi di soggetti (ad esempio, uccelli, veicoli e treni) oltre a persone e animali domestici, già presenti sulla Z50.

Il comportato video è ottimo e registra video a 4k (3840×2160) a 30p.

Il sistema di autofocus a rilevamento di fase a 209 punti di messa a fuoco (molto veloce e preciso) con un sistema Eye-Detection AF (funzione disponibile anche con il video) ideale sia per esseri umani che animali, molto utile per foto di ritratti.

Mi ha colpito una cosa poco comune su fotocamere di questa fascia di mercato, cioè il corpo macchina in lega di magnesio e tropicalizzato così da poter tenere la macchina al riparo da intemperie e temperature estreme.

Alcune differenze tra Nikon Z50 e Z50 II:

la Nikon Z50 e la Nikon Z50 II sono entrambe fotocamere mirrorless APS-C che condividono alcune caratteristiche fondamentali, ma la Z50 II presenta miglioramenti significativi in termini di prestazioni e funzionalità, rendendola più adatta a utenti avanzati e content creator.

Offre una modalità di scatto continuo fino a 30 fps con otturatore elettronico (solo JPEG) e include una funzione di pre-scatto che cattura immagini prima della pressione completa del pulsante, utile per momenti decisivi. La Z50 si ferma a 11 fps.

È compatibile con schede UHS-II per una scrittura più rapida e ha un buffer aumentato (fino a 200 immagini contro 35 della Z50).

In sintesi, la Z50 II è un aggiornamento notevole per chi cerca migliori capacità di video, autofocus avanzato e velocità di scatto superiori.

Tuttavia, la Z50 rimane un’opzione valida per chi preferisce una fotocamera più leggera e conveniente per usi generici.

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Kit obiettivo 16-50mm e scheda SD Lexar 128GB: https://amzn.to/40flQF0

Kit obiettivo 16-50mm + 50-200mm + scheda SD Lexar 128GB: https://amzn.to/3ZZnw4i

Caratteristiche:
Sensore: CMOS APS-C (23,5×15,7mm fattore di crop 1,5x) 20,9 MegaPixel
Sensibilità ISO: da 100 a 51200 (estendibili a 50 – 204800)
Formati file: JPEG – RAW
Velocità di scatto: da 30sec a 1/4000
Autofocus con 209 punti di messa a fuoco
Registrazione Video fino a 4k – 3840x2160p a 30 FPS
Flash non incorporato
Schermo da 3,2 pollici articolato
Mirino elettronico – Corpo macchina tropicalizzato
Memoria 1 slot SD – SDHC – SDXC (UHS-I)
Batteria ricaricabile agli ioni di litio Nikon EN-EL25
Dimensioni: (LxAxP): 127x97x67mm – Peso: 550g

Nikon Z50 II

con obiettivo Nikkor Z DX 16-50mm f3.5-6.3 VR

Nikon Z50 II con obiettivo Nikkor Z DX 18-140mm f5.5 - 6.3 VR

vista dall'alto con obiettivo Nikkor Z DX 16-50mm f3.5 - 6.3 VR

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Sony Alpha 6600

Sony Alpha 6600

La Sony Alpha 6600 è una fotocamera mirrorless digitale (ad alte prestazioni) con sensore APS-C. Prodotta dal 2019.

È equipaggiata con un sensore CMOS in formato APS-C (23,5×15,7mm) con un fattore di crop di 1,5x da 24,2 Megapixel.

La Sony Alpha 6600 Unisce le funzionalità della linea APS-C e dei modelli full-frame di Sony, rendendolo uno strumento versatile per fotografi e videomaker.

Al suo interno troviamo un processore di immagini BIONZ X, assicura un’elaborazione rapida delle immagini e prestazioni eccellenti in condizioni di scarsa illuminazione.

Il sistema Autofocus ha 425 punti di messa a fuoco a rilevamento di contrasto, con un monitoraggio in tempo reale e EYE AF integrato che funziona sia per gli esseri umani che per gli animali.

La Sony Alpha 6600 ha un sistema di stabilizzazione On Camera a 5 assi.

Una caratteristica, non sempre disponibile su fotocamere APS-C, è il corpo macchina in lega di magnesio così da poter funzionare anche in ambienti difficili e con temperature estreme.

La Sony Alpha 6600 è adatta agli appassionati e fotografi semi-professionisti in cerca di una fotocamera APS-C compatta ma potente. È anche una grande opzione per i creatori di contenuti e i videomaker, grazie alle sue robuste funzionalità video.

Se siete interessati ad acquistare la Sony Alpha 6600 o suoi accessori potrete cliccare sui link di seguito:

Solo corpo: https://amzn.to/4eB6b6Q

Caratteristiche:

Sensore: CMOS APS-C (23,5×15,7mm con fattore di crop di 1,5) 24,2 MegaPixel
Sensibilità ISO: da 100 a 32000 (espandibile a 50 – 102400)
Formati file: JPEG – RAW
Velocità di scatto: da 30sec a 1/4000
Autofocus con 425 punti di messa a fuoco
Registrazione Video fino a 4k – 3840x2160p a 30 FPS
Flash non incorporato
Schermo da 3 pollici articolato
Mirino elettronico
Corpo macchina tropicalizzato
Memoria 1 slot SDXC (UHS II)
Batteria ricaricabile agli ioni di litio Sony NP-FZ100
Dimensioni: (LxAxP): 120x57x69mm – Peso: 503g

Sony Alpha 6600

con obiettivo Sony 18-135mm f3.5 - 5.6

Sony Alpha 6600 con obiettivo Sony 24mm f1.4

vista laterale con schermo da 3 pollici aperto

Sony Alpha 6600 vista dall'alto

vista posteriore con schermo da 3 pollici

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Nikon Z50

Nikon Z50

La Nikon Z50 è una fotocamera mirrorless digitale con sensore APS-C. In produzione dal 2019 al 2024.

La Nikon Z50 è una fotocamera progettata per creatori di contenuti, vlogger e appassionati che hanno bisogno di una fotocamera leggera e facile da usare con funzionalità video avanzate.

Ha un sensore CMOS in formato APS-C (23,5×15,7mm con fattore di crop 1,5x) da 20,9 MegaPixel.

La Nikon Z50 è equipaggiata da un processore di immagini, molto performante, che è il famoso EXPEED arrivato alla 6° generazione, che consente una elaborazione rapida, la riduzione del rumore e una ottima qualità dell’immagine sia nelle foto che nei video.

Il comportato video è ottimo e registra video a 4k (3840×2160) a 30p.

Il sistema di autofocus a rilevamento di fase a 209 punti di messa a fuoco con un sistema Eye-Detection AF (funzione disponibile anche con il video) ideale sia per esseri umani che animali, molto utile per foto di ritratti.

Mi ha colpito una cosa poco comune su fotocamere di questa fascia di mercato, cioè il corpo macchina in lega di magnesio e tropicalizzato così da poter tenere la macchina al riparo da intemperie e temperature estreme.

Se avete intenzione di acquistare una Nikon Z50 potrete cliccare sui seguenti link:

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Corpo in kit con obiettivo 16-50mm VR: https://amzn.to/3YVnhqg

In kit con 2 obiettivi 6-50mm + 50-250mm VR: https://amzn.to/4eNiYUO

Caratteristiche:
Sensore: CMOS APS-C (23,5×15,7mm fattore di crop 1,5x) 20,9 MegaPixel
Sensibilità ISO: da 100 a 51200 (estendibili a 204800)
Formati file: JPEG – RAW
Velocità di scatto: da 30sec a 1/4000
Autofocus con 209 punti di messa a fuoco
Registrazione Video fino a 4k – 3840x2160p a 30 FPS
Flash non incorporato
Schermo da 3,2 pollici articolato
Mirino elettronico – Corpo macchina tropicalizzato
Memoria 1 slot SD – SDHC – SDXC (UHS-I)
Batteria ricaricabile agli ioni di litio Nikon EN-EL25
Dimensioni: (LxAxP): 127x94x60mm – Peso: 450g

Nikon Z50

con obiettivo Nikkor Z DX 16-50mm f3.5 - 6.3

Nikon Z50 con obiettivo Nikkor Z DX 6-50mm f3.5 - 6.3 e flash aperto

schermo da 3,2 pollici articolato

Nikon Z50 vista dall'alto con obiettivo Nikkon Z DX 16-50mm f3.5 - 6.3

Vista posteriore con schermo da 3.2 pollici articolato

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Canon EOS R6 Mark 2

Canon EOS R6 Mark 2

La Canon EOS R6 Mark 2 è una fotocamera mirrorless digitale professionale con sensore in formato Full Frame. Prodotta dal 2022 sorella maggiore della EOS R6.

Ha un sensore CMOS in formato Full Frame (36 x 24mm) da 24 MegaPixel.

Il processore di immagini è il DIGIC X che offre prestazioni veloci una eccellente qualità di immagine.

La R6 Mark 2 riesce a scattare fino a 40 scatti al secondo in formato RAW a raffica.

Sia per il costo che per il segmento di mercato a cui è orientata, la Canon EOS R6 Mark 2 ha il corpo in lega di magnesio interamente tropicalizzato e infatti il suo ambiente operativo può andare dai 0* ai -40° e con una percentuale di umidità del 85% o meno.

All’interno della fotocamera è presente anche una stabilizzazione dell’immagine a 5 assi che riesce ad arrivare fino a 8 stop di correzione.

La Canon EOS R6 Mark 2 è ideale per gli appassionati e i professionisti che hanno bisogno di un giusto compromesso tra alta qualità e prestazioni video avanzate. È particolarmente consigliata a coloro che fotografano soggetti in rapido movimento come la fauna selvatica, gli sport o l’azione perché una delle sue caratteristiche è l’alta velocità di scatto e il sistema di messa a fuoco automatico molto affidabile. Il comparto video la rende molto appetibile per i videomaker che cercano qualità video professionali.

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Solo corpo macchina: https://amzn.to/3UTbCXW

Corpo macchina in kit con 24-105mm: https://amzn.to/3US7ZkW

Caratteristiche:
Sensore: CMOS Full Frame (36x24mm) 24 MegaPixel
Sensibilità ISO: da 50 a 204800
Formati file: JPEG – RAW
Velocità di scatto: da 30sec a 1/16000
Registrazione Video fino a 4K – 3840x2160p a 60 FPS
Flash non incorporato
Schermo da 3,0 pollici articolato e touchscreen
Mirino elettronico
Memoria 2 slot per SD UHS-II
Batteria ricaricabile agli ioni di litio Canon LP-E6NH
Dimensioni: (LxAxP): 138x98x88mm – Peso: 670g

Canon EOS R6 Mark 2

con obiettivo Canon RF 14-35mm f4 L

Canon EOS R6 Mark 2 con obiettivo Canon RF 50mm f1.8

vista laterale con obiettivo Canon RF

Canon EOS R6 Mark 2 vista dall'alto

vista posteriore con schermo da 3 pollici articolato e touchscreen

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Edward Sheriff Curtis

Edward Sheriff Curtis

Edward Sheriff Curtis nasce a Whitewater (Wisconsin) il 16 Febbraio 1868 e muore a Los Angeles il 19 Ottobre 1952.

È stato un fotografo ed etnologo americano noto per il suo ampio lavoro che documenta le tribù dei nativi americani e le loro culture, specialmente all’inizio del XX secolo.

Edward Sheriff Curtis
Edward Sheriff Curtis Self-Portrait

È meglio conosciuto per il suo ambizioso progetto, The North American Indian, che mirava a creare una registrazione visiva ed etnografica completa dei popoli indigeni in Nord America. Questo progetto, composto da 20 volumi di fotografie e note etnografiche, ha catturato oltre 40.000 immagini e documentato le vite, le cerimonie e le tradizioni di oltre 80 tribù.

Il lavoro di Edward Sheriff Curtis, sostenuto finanziariamente da J.P. Morgan e approvato dal presidente Theodore Roosevelt, è stata un’impresa monumentale che ha richiesto oltre 30 anni.

Era profondamente impegnato a creare un ritratto rispettoso e perspicace delle culture dei nativi americani, anche se alcune critiche moderne suggeriscono che alcuni aspetti del suo lavoro, tra cui scene di messa in scena e vestire gli individui in costume, potrebbero essere romanzate o rappresentare in modo impreciso alcuni elementi della vita indigena.

Nonostante queste critiche, le immagini di Edward Sheriff Curtis sono ancora apprezzate per la loro qualità tecnica e artistica, nonché per la loro documentazione di una cultura in rapido cambiamento a causa delle politiche di assimilazione forzata negli Stati Uniti. La sua eredità è complessa ma vitale per comprendere le pratiche etnografiche dell’inizio del XX secolo e le storie indigene.

Edward Sheriff Curtis nativo americano

Un capo della tribù dei Piedi neri 1907 ca

Edward Sheriff Curtis bambina nativa americana

nativi americani a cavallo

Edward Sheriff Curtis nativo americano a caccia

Edward Sheriff Curtis nativo americano a cavallo

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Sony Alpha 6100

Sony Alpha 6100

La Sony Alpha 6100 è una fotocamera mirrorless digitale compatta con sensore APS-C. Prodotta dal 2019 al 2021.

È equipaggiata con un sensore CMOS in formato APS-C (23,5×15,7mm) con un fattore di crop di 1,5x da 24,2 Megapixel.

Al suo interno troviamo un processore di immagini BIONZ X che consente un autofocus rapido e un’eccellente qualità dell’immagine, anche in condizioni di scarsa illuminazione.

Il sistema Autofocus ha 425 punti di messa a fuoco a rilevamento di fase, con un monitoraggio in tempo reale e EYE AF integrato che funziona sia per gli esseri umani che per gli animali.

La Sony Alpha 6100 è popolare tra hobbisti, vlogger e fotografi che desiderano una fotocamera capace e leggera senza andare sul livello professionale e full-frame. L’autofocus e le funzionalità video 4K la rendono anche una scelta forte per i creatori di contenuti che necessitano di prestazioni video affidabili.

Ma come tutto, ci sono pregi e difetti: si potrebbe trovare la mancanza di stabilizzazione dell’immagine in-body (IBIS) uno svantaggio, in particolare per i video. Inoltre, manca di alcuni dei profili video di fascia alta presenti nei modelli Sony più avanzati, come S-Log per la classificazione professionale del colore.

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Caratteristiche:

Sensore: CMOS APS-C (23,5×15,7mm con fattore di crop di 1,5) 24,2 MegaPixel
Sensibilità ISO: da 100 a 32000 (espandibie a 51200)
Formati file: JPEG – RAW
Velocità di scatto: da 30sec a 1/8000
Autofocus con 425 punti di messa a fuoco
Registrazione Video fino a 4k – 3840x2160p a 30 FPS
Flash incorporato pop up
Schermo da 3 pollici articolato
Mirino elettronico con 100% di copertura
Corpo macchina tropicalizzato
Memoria 1 slot SDXC (UHS I)
Batteria ricaricabile agli ioni di litio Sony NP-FW50
Dimensioni: (LxAxP): 120x67x59mm – Peso: 395g

Sony Alpha 6100 con obiettivo Sony 16-50mm f3.5 - 5.6

grigia con obiettivo sony 16-50mm f3.5 - 5.6

Sony Alpha 6100 con obiettivo sony e flash integrato aperto

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