La Canon EOS 1Ds è la prima fotocamera reflex digitale della Canon a montare un sensore in formato Full Frame. Prodotta dal 2002 al 2004 come ammiraglia della famiglia sostituita poi dalla Canon EOS 1Ds Mark II. Il sensore era un Full FrameCMOS da 11,4 MegaPixel con un corpo (basato sulla fotocamera a pellicola Canon EOS 1V) molto robusto e tropicalizzato.
Caratteristiche: Sensore: CMOSFull Frame 11,4 MegaPixel Sensibilità ISO: da 50 a 1250 File: RAW + JPG Velocità di scatto: da 30sec a 1/16000 Flash non incorporato Schermo da 2 pollici Mirino ottico con copertura del 100% Memoria Compact Flash Batteria ricaricabile Corpo tropicalizzato Dimensioni: (LxAxP): 156x158x80mm – Peso: 1265g
La Canon EOS D2000 è una reflex digitale professionale sviluppata da Kodak su corpo Canon EOS-1N commercializzata a Marzo del 1998. Era equipaggiata da un dorso digitale Kodak DCS 520 da 2 MegaPixel.
La EOS D2000 ha suscitato molto entusiasmo seguita poi dalla sorella maggiore la Canon EOS D6000 (o Kodak DCS 560) da 6 MegaPixel.
Il dorso Kodak è stato completamente riprogettato rispetto alla sua precedente versione (quella che equipaggiava la Canon EOS DCS-3) per integrare al meglio un sensore più grande, in formato APS-C, e con maggiore risoluzione.
Anche questo modello come altre professionali Canon hanno due slot per schede PCMCIA e un interfaccia per collegamento al PC di tipo Firewire (IEEE1394) sostituendo quella SCSI utilizzata nei precedenti modelli.
È stato aggiunto (finalmente direi) uno schermo a colori in cui visualizzare le immagini scattate (una caratteristica che mancava nelle precedenti EOS DCS-3 e EOS DCS-1). Un altro miglioramento è stata la velocità di scatto a raffica aumentata fino a 3,5 foto al secondo.
La Canon EOS D2000 è stata l’ultima fotocamera costruita in collaborazione tra Kodak e Canon. Fino alla fine del 2001 è stata venduta come Kodak e nello stesso anno la Canon lancia la EOS-1D che è stata la prima reflex digitale professionale interamente prodotta da Canon.
Caratteristiche: Sensore: APS-C 2 MegaPixel Sensibilità ISO: da 200 a 1600 Velocità di scatto: da 30sec a 1/8000 Flash non integrato Memoria 2 schede PCMCIA Dimensioni: (LxAxP): 261x174x92mm – Peso: 1650g
La Canon EOS D6000 è la sorella maggiore della EOS DCS-1 è stata commercializzata in Giappone nel 1995 ma nel resto del mondo è uscita a Dicembre del 1998.
La EOS D6000 è una reflex digitale professionale rivolta ai vertici del mercato della pubblicità e fotografia artistica. Il sensore che equipaggia questa ammiraglia è un CCD da 6 MegaPixel che offre una riproduzione dei colori molto più elevata rispetto alle precedenti.
All’epoca della sua uscita era la fotocamera reflex digitale con la più alta risoluzione in commercio. Rispetto alle sue precedenti (EOS DCS-3 e EOS DCS-1) che non avevano il monitor posteriore, la Canon EOS D6000 dispone di uno schermo da 1,8” così da poter vedere le foto appena scattate.
La velocità di scatto continua è aumentata. È equipaggiata, come le sue sorelle minori, di slot per le schede PCMCIA (in questo caso ne sono presenti 2). L’interfaccia di collegamento al computer è Firewire (IEEE1394) di nuova generazione e con più elevata velocità di trasferimento.
Caratteristiche: Sensore: CCDAPS-H 6 MegaPixel Velocità di scatto: da 30sec a 1/8000 Flash non integrato Memoria 2 schede PCMCIA Dimensioni: (LxAxP): 261x174x92mm – Peso: 1650g (senza batteria)
La Canon EOS DCS-1 è stata la seconda fotocamera reflex digitale basata su corpo Canon nata in collaborazione con Kodak, poi rinominata Kodak EOS DCS-1.
Fu messa in commercio a Dicembre del 1995 dopo la sua sorella minore, più economica, la Canon EOS DCS-3. Come la sua sorella minore ha un corpo ricavato dalla Canon EOS 1N con un dorso digitale Kodak DCS 460.
Sebbene la sua risoluzione fosse elevata (6 MegaPixel su un sensore di formato APS-H) aveva delle problematiche tecniche e un prezzo esorbitante (3,6 milioni di Yen) quindi non è mai diventata una macchina molto diffusa a parte in settori molto specializzati.
Anche se il sensore sia molto più grande della sorella EOS DCS-3 aveva una sensibilità ISO bloccata a 80. La velocità di scatto in sequenza era molto bassa, per le grosse dimensioni dell’immagine, ed arrivava al massimo ad un fotogramma al secondo.
Una scheda PCMCIA da 340MB poteva contenere al massimo 53 fotografie in formato non leggibile se non attraverso un software dedicato da installare sul computer.
Caratteristiche: Sensore: APS-H – 6 MegaPixel Sensibilità ISO: 80 senza possibilità di modifica Velocità di scatto: da 30sec a 1/8000 Flash non integrato Memoria PCMCIA o Microdrive Dimensioni: (LxAxP): 200x155x90mm – Peso: 1800g
La Nikon D2Xs è la fotocamera reflex digitale professionale ammiraglia della Nikon, sorella maggiore della Nikon D2X. Annunciata il 1 Giugno del 2006 ed è stata in produzione fino al 2008. Il corpo tropicalizzato e il sensoreCMOSAPS-C (formato DX) da 12,4 MegaPixel sono gli stesso della D2X.
I miglioramenti sono stati fatti soprattutto a livello software, tra i più importanti ci sono:
Aumento del buffer sugli scatti a raffica arrivando a 60 fotogrammi in scatto continuo
La Nikon D2X è una fotocamera reflex digitale professionale (ammiraglia dell’epoca della Nikon) annunciata il 16 Settembre 2004, in produzione fino al 2006.
La NikonD2X era equipaggiata da un sensore CMOS in formato APS-C (DX) da 12,4 MegaPixel che donava dei dettagli altissimi. Era considerata una delle migliori fotocamere, in commercio all’epoca, per fotografie paesaggistiche.
L’otturatore ha una durata di 200.000 scatti, un dato importante da sottolineare in quanto all’epoca la maggior parte delle fotocamere poteva arrivare ad un terzo di questo valore.
Al momento della sua uscita la D2X era la fotocamera Nikon con la più alta risoluzione. Ha avuto numerosi riconoscimenti tra il 2005 al 2006 alla European Imaging and Sound Association. Nominata la migliore fotocamera professionale in Europa.
La Nikon D2Hs è una reflex digitale professionale annunciata il 16 Febbraio 2005 apportando diversi miglioramenti sul design della sorella minore D2H ma lasciando invariato il sensore. Tra queste migliorie c’è un sistema di misurazione della luce migliorato e il sistema autofocus Multi-cam2000 per una messa a fuoco più rapida, anche con soggetti in movimento.
La Nikon D2Hs è stata migliorata anche dal punto di vista della sensibilità ISO e riesce ad avere meno rumore sugli scatti ad alta sensibilità. Sono stati aggiunti anche dei moduli, opzionali, con supporto GPS e Wireless.
Lo schermo è lo stesso, come dimensione, ma la risoluzione è aumentata ed è stato aggiunto anche l’istogramma RGB.
La D2Hs ha una velocità di scatti a raffica continua fino a 8 fotogrammi, con un buffer di 50 JPG e 40 NEF (File Raw della Nikon).
Per fotografare contro sole bisogna avere bene in testa la tecnica fotografica. Se vogliamo che il sole diventi come fosse una stella, con tutti i raggi che si estendono dal suo centro, bisognerà chiudere più possibile il diaframma.
Pensandoci è semplice la comprensione del concetto di fotografare contro sole. Quando una fonte di luce passa attraverso un piccolo foro, per arrivare al materiale fotosensibile avrà uno “sventagliamento” che porta al fenomeno del sole come una stella.
Quindi chiudendo al massimo il diaframma, la luce deve entrare in un piccolo foro e “apririsi” per arrivare al sensore o al materiale fotosensibile.
Certo questa è una grandissima semplificazione e ci sono tantissimi studi sulla luce in base a questo fenomeno, ma a me piace essere semplice. Questo è quello che bisogna sapere in base al diaframma.
Invece le altre impostazioni sono il tempo di scatto e la sensibilità ISO. La sensibilità ISO dovrà essere la minima disponibile sulla fotocamera (normalmente 100). Il tempo di scatto sarà molto veloce in quanto avremo molta luce nella scena. Ma attenzione a non esagerare perchè la foto potrebbe poi avere solo un puntino bianco (il sole) e sarà tutta nera.
In questo caso l’esposimetro ci dice che una foto correttamente esposta avrà bisogno di una velocità elevata di scatto, ma facendo così avremo l’effetto che vi ho detto prima, una foto nera con un punto bianco. Una buona idea è quella di utilizzare la lettura esposimetrica Spot e mettere il punto di messa a fuoco su una zona in ombra. Così l’l’esposimetro leggerà meno luce di quella presente. Ma in questo tipo di foto non c’è un modo giusto o sbagliato. Quindi quale è il trucco? Andare a “sensazione” (come si direbbe dalle mie parti)…cerco di spiegarmi meglio. Se inquadrando la scena l’esposimetro (con lettura Matrix) ci dice di dpver scattare con un tempo di 1/2000s, io scendo fino a 1/1000s così avrò una scena meno “nera”. Ho detto che si va “a sensazione” perchè non esiste una regola matematica esatta quindi bisogna fare diverse prove prima di arrivare al risultato desiderato.
Spero che questo vi abbia incurioisto e che anche voi potrete iniziare a sperimentare questo tipo di foto.
La Nikon D2H è una reflex digitale professionale presentata dalla Nikon il 22 Luglio 2003 in produzione fino al 2005. La Nikon D2H è equipaggiata da un sensore in formato DX da 4.1 MegaPixel ottimizzato per lo sport e le riprese in cui era necessario una velocità di scatto al secondo elevata. Il corpo era tropicalizzato e quindi poteva resistere alle più rigide temperature e intemperie.
La Canon EOS DCS-3 è stata la prima fotocamera reflex digitale sviluppata dalla Kodak su un corpo Canon (poi rinominata Kodak EOS DCS-3). Messa in commercio nel Luglio del 1995.
La Kodak ha utilizzato il corpo macchina della Canon EOS 1-N, una fotocamera reflex analogica, modificata per far alloggiare il dorso digitale Kodak NC2000E. L’utilizzo di un corpo Canon ha permesso di mantenere la compatibilità con tutti gli obiettivi della serie Canon EF.
Successivamente sono state prodotte le sue sorelle maggiori. La Canon EOS DCS-1, uscita a fine 1995, con un sensore di 6 MegaPixel e poi la Canon EOS DCS-5 con un sensore di 1,5 MegaPixel.
Il dorso digitale Kodak NC2000E aveva una memoria RAM da 16 MB che funzionava da buffer, uno slot per schede di memoria PCMCIA e una porta di collegamento al computer di tipo SCSI.
Il sensore (un po più piccolo di un APS-C) aveva un fattore di crop di 1,7x e una risoluzione di 1,3 MegaPixel ma non era presente un monitor posteriore per poter visualizzare le fotografie scattate.
Le immagini erano immagazzinate in un formato proprietario (potremo definirlo un RAW attuale) e per poterle visualizzare e trasformare in JPG c’era bisogno di un apposito software installato sul computer.
Una scheda di memoria PCMCIA da 260MB poteva immagazzinare al massimo 189 fotografie con una velocità massima di 2,7 scatti al secondo.
Per l’epoca era sicuramente una grande innovazione ma purtroppo per pochi perché costava moltissimo 2 milioni di Yen.
Caratteristiche: Sensore: APS-C (Rapp. 1,7x) 1,3 MegaPixel Sensibilità ISO: da 200 a 1600 Velocità di scatto: da 30sec a 1/8000 Flash non integrato Memoria PCMCIA o Microdrive Dimensioni: (LxAxP): 200x155x90mm – Peso: 1800g