vignettatura

Vignettatura

Il termine vignettatura in fotografia intende il problema della riduzione della luminosità ai bordi delle immagini fotografiche.
Di solito questo difetto si avverte su obiettivi che hanno grandi aperture di diaframma e di conseguenza costi e qualità elevati.
Per rendere più semplice la comprensione del termine vignettatura possiamo dire che è l’oscuramento degli angoli delle fotografie.

Il deterioramento della luminosità ai bordi dell’immagine si presenta molto di più con obiettivi grandangolari o che hanno un ampio angolo di campo. Questo avviene perché i raggi luminosi devono fare una maggiore strada per arrivare dal centro ai bordi.

Vignettatura

Esistono 3 tipi di vignettatura:

Meccanica che non dipende dall’aperura del diaframma ma dall’utilizzo di oggetti come filtri spessi o lenti aggiuntive che rendono più bassa la luminosità ai bordi.

Ottica che riguarda il passaggio che fa la luce nell’obiettivo attraverso le lenti e il diaframma. Per ridurre questa problematica utilizzando la apertura essa può essere utilizzata non alla massima facendo un esempio invece di utilizzare f2.8 nativa dell’obbiettivo si può utilizzare f4.

Digitale è presente solo nelle fotocamere digitali ma fortunatamente i software, interni alle fotocamere, sempre più avanzati e rendono quasi invisibile questa problematica. Parlando di digitale e quindi di sensori la vignettatura riguarda anche la grandezza. Questo effetto diminuisce quando il sensore ha una minore grandezza come ad esempio un APS-C. Se il sensore è più piccolo i raggi luminosi riescono ad arrivare ai bordi in modo più parallelo.

Spesso in ambito fotografico, amatoriale o professionale, c’è sempre una “disputa” sulla grandezza del sensore da utilizzare.
Personalmente faccio una analisi prima di pensare a quanto grande debba essere il sensore che voglio utilizzare o consigliare. Intanto chi utilizzerà quella fotocamera per cosa lo farà, sarà un professionista? Un amatore? Un amatore avanzato? E poi bisogna anche capire il tipo di utilizzo. Se dovrà essere utilizzata spesso con elevati valori di ISO oppure questo non è importante. E infine, ma secondo me non è l’ultimo aspetto, abbiamo il budget a disposizione.
Se dobbiamo utilizzare la fotocamera con valori elevati di ISO cercando di limitare il rumore digitale e abbiamo un ampio budget di sicuro la scelta di un sensore Full Frame sarebbe indicata. Mentre se abbiamo un basso budget, se non abbiamo bisogno di lavorare con ISO elevati e se stiamo lavorando con la fotografia dentale o medica possiamo utilizzare anche un sensore di dimensione più piccole come un APS-C.
Voglio però terminare questo articolo con una cosa che tengo molto a dire anche durante i miei corsi quando mi si chiedono consigli: “Io non dico cosa dovete fare o comprare ma che prima di acquistare qualcosa”. Quello che penso sia più che giusto è che prima di spendere anche un solo euro che questa spesa sia fatta con conoscenza tecnica e non come spesso sento dire:”Mi hanno detto che ….”.

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