Panasonic Lumix GH5 Mark 2

Panasonic Lumix GH5 Mark 2

La Panasonic Lumix GH5 Mark 2 è una fotocamera mirrorless digitale compatta con sensore 4/3. Prodotta dal 2021.

È progettata per soddisfare sia i fotografi che i videomaker, offrendo una serie completa di funzionalità che migliorano sia la fotografia che la produzione video.

È una versione aggiornata della sorella minore Panasonic Lumix GH5 con miglioramenti nella sezione registrazione video, autofocus e nelle funzionalità di live streaming.

La Panasonic GH5 Mark 2 ha un sensore MOS Micro 4/3, con rivestimento AR (Anti – Reflective) da 20,3 megapixel, che fornisce immagini ad alta risoluzione (insieme al processore di immagini Venus) con ottimi dettagli e precisione del colore.

Il sistema di messa a fuoco è di nuova generazione migliorando la messa a fuoco automatica con rilevamento di contrasto, migliorando la velocità e la precisione. Include un AutoFocus con ben 225 punti di messa a fuoco migliorato il rilevamento del contrasto DFD (profondità da Defocus).

La Panasonic GH5 Mark 2 si distingue per le sue funzionalità video molto apprezzate e una particolarità rispetto ad altre fotocamere che fanno anche video è la possibilità di fare ripresa senza limiti di tempo (spesso nelle reflex il tempo di ogni singolo file video è limitato a 5 minuti o a volte anche a 25).

La GH5 Mark 2 è dotata di stabilizzazione dell’immagine a 5 assi, che compensa il tremolio della fotocamera e consente riprese a mano libera più fluide.

La batteria è stata aggiornata rispettoso alla GH5 infatti è di più lunga durata.

Il corpo macchina è tropicalizzato per resistere anche alle più difficili condizioni ambientali.

Un’ultima “chicca” è il sistema Live Streaming senza necessità di un accessorio esterno, quindi integrato on camera.

Vorrei dare una mia considerazione personale su tutte le Panasonic che mi convincono molto per la loro resa naturale nei colori in ogni situazione.

Se avete intenzione di acquistare una Lumix GH5 Mark 2 potrete cliccare sui seguenti link:

Solo corpo: https://amzn.to/420mlm5

Corpo + obiettivo Leica 12-60mm e batteria aggiuntiva: https://amzn.to/4hQ4Lr2

Corpo + obiettivo Leica DG 12-60mm: https://amzn.to/4ldETs3

Corpo + obiettivo Panasonic 12-60mm: https://amzn.to/4kVTAjb

Caratteristiche: 

  • Sensore: Live MOS formato 4/3 (17,4x13mm fattore di crop 2.0x) 20,3 MegaPixel
  • Sensibilità ISO: da 200 a 25600 (espandibile a 100)
  • Formati file: JPEG – RAW 
  • Velocità di scatto: da 60sec a 1/16000
  • Autofocus con 225 punti di messa a fuoco
  • Registrazione Video fino a C4k – 40960x2160p a 60 FPS (tempo di registrazione illimitato)
  • Flash non incorporato
  • Schermo da 3,0 pollici touchscreen e articolato 
  • Mirino elettronico copertura del 100%
  • Corpo macchina tropicalizzato 
  • Memoria 2 slots SD – SDHC – SDXC (UHS-II)
  • Batteria ricaricabile agli ioni di litio Panasonic DMW-BLF22
  • Dimensioni: (LxAxP): 138x98x87mm – Peso: 727g
Panasonic Lumix GH5 Mark 2

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Panasonic Lumix G1

Panasonic Lumix G1

La Panasonic Lumix G1 è una fotocamera mirrorless digitale compatta con sensore 4/3. Prodotta dal 2008 al 2010. È stata la prima fotocamera mirrorless Micro 4/3 al mondo. Ma anche la prima a non utilizzare il classico mirino a ottico e il pentaprisma.

La Panasonic Lumix G1 ha un sensore MOS Micro 4/3, da 12,1 megapixel.

Si tratta di un AF a rilevamento del contrasto che è più lento rispetto a quello delle  DSLR con rilevamento di fase.

Il suo schermo (non touchscreen) articolato permetteva di avere delle angolazioni di scatto con prospettive anche diverse dal comune.

Tra i vari primati la Panasonic Lumix G1 è stata la prima fotocamera mirrorless al mondo. 

Caratteristiche: 

  • Sensore: MOS formato 4/3 (17,4x13mm fattore di crop 2.0x) 12,1 MegaPixel
  • Sensibilità ISO: da 100 a 3200
  • Formati file: JPEG – RAW 
  • Velocità di scatto: da 60sec a 1/4000
  • Registrazione video: non presente 
  • Flash incorporato Pop-Up
  • Schermo da 3,0 pollici articolato 
  • Mirino elettronico copertura del 100%
  • Memoria 1 slot SD – SDHC (UHS-I)
  • Batteria ricaricabile agli ioni di litio
  • Dimensioni: (LxAxP): 124x84x45mm – Peso: 360g

Panasonic Lumix G1 con schermo da 3 pollici articolato aperto
Panasonic G1 vista dall'alto con obiettivo 14-45mm

Panasonic Lumix G1 vista da dietro con schermo articolato chiuso

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Nikkor 24-70mm f/2.8E ED VR

Nikkor 24-70mm f/2.8E ED VR

Il Nikkor 24-70mm f/2.8E ED VR è un obiettivo di grande qualità con focale variabile (con sensore APS-C il fattore di Crop è dichiarato dalla Nikon a 1,5 quindi la lunghezza focale sul formato “RIDOTTO” è pari a 36 – 105mm) scelta ideale per chi non vuole scendere a compromessi e sicuramente che non ha problemi di budget. Prodotto dal 2015. È molto popolare per la fotografia di ritratto, di strada e con scarsa illuminazione.

Caratteristiche essenziali del Nikkor 24-70mm f/2.8E ED VR:

Diaframma con massima apertura 2.8 – Ottimo per scatti in condizioni di scarsa illuminazione e per ottenere una profondità di campo ridotta con un gradevole bokeh (dovuto anche alle 9 lamelle del diaframma).
Lunghezza focale 24-70mm – una focale molto versatile che può essere utilizzata dal panorama al ritratto.
La stabilizzazione a 4 assi VR di Nikon offre una ottima precisione negli scatti a mano libera e con lenti tempi di esposizione.
Costrizione ottica: dispersione-extra-bassa (ED) ed elementi asferici per ridurre aberrazioni cromatiche e aumentare la nitidezza complessiva. Il rivestimento a Nanocristalli e in fluoro, con il quale sono state trattate le lenti, riduce il bagliore indesiderato e le immagini fantasma e respinge la polvere.
Corpo costruito in materiali di qualità superiore, combina un buon bilanciamento tra durata nel tempo e leggerezza.

Nikkor 24-70mm f/2.8E ED VR è molto apprezzato dai professionisti del ritratto e delle fotografie di cerimonie perchè ha un gradevolissimo effetto bokeh che permette di isolare il soggetto dallo sfondo e “giocare” con questo effetto.

Il sistema di messa a fuoco in AF è silenziosissimo e molto rapido una condizione molto favorevole negli scatti in cerimonie dove di solito si scatta in ambienti silenziosi (come una chiesa durante un matrimonio).
Chi lo ha utilizzato ha notato, in alcune situazioni, qualche distorsione ai bordi.

Se siete interessati all’acquisto di questo obiettivo potrete cliccare i link seguenti:

Versione Italiana con Nital Card e 4 anni di garanzia

Versione Europea con 2 anni di garanzia

Specifiche tecniche:

Focale: 24-70mm (su APS-C con fattore di crop, per Nikon, di 1,5x 36-105mm)
Angolo di campo: 84,1° – 34,4° (in Full Frame senza fattore di Crop)
Formato: Full Frame e APS-C (con fattore di crop)
Diaframma massimo: f/2.8
Lamelle del diaframma: 9
Gruppi di lenti: 20 lenti divise in 16 gruppi
Distanza minima di messa a fuoco: 38cm
Rapporto di ingrandimento: 0,27X
Stabilizzatore: si integrata
Messa a fuoco: AF a ultrasuoni
Autofocus: integrato
Diametro Filtri: 82mm
Paraluce: presente nella scatola
Peso: 1070gr
Dimensioni: 88×155 mm

Nikkor 24-70mm f/2.8E ED VR

con paraluce

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Effetto Bokeh

Effetto Bokeh

L’effetto Bokeh si utilizza quando si vuole dare risalto al soggetto fotografato rispetto allo sfondo. Quando ci troviamo di fronte a questo effetto vediamo uno sfocato, gradevole e ricercato, dietro il soggetto inquadrato.

La parola Bokeh deriva da un termine Giapponese “Boke” che significa letteralmente “confusione”, “nebbia” o “sfocatura”. Successivamente è stata aggiunta la lettera H finale per dare modo alle lingue (come quelle anglofone) di pronunciarlo meglio. Questa sfocatura, che ripeto è ricercata, dona una maggiore personalità allo scatto.

La profondità di campo, utilizzata con maestria, è strettamente collegata all’effetto bokeh. Non mi dilungo sulle caratteristiche e come gestire la profondità di campo perchè ne ho ampiamente parlato nel mio articolo a essa dedicato.

La qualità dell’ottica utilizzata, la forma e il numero delle lamelle del diaframma sono importantissimi per creare una sfocatura leggera e gradevole. Con lamelle del diaframma di forma circolare si ottengono forme più morbide e di solito questo avviene in obiettivi che hanno almeno 9 lamelle. Quando invece abbiamo un obiettivo più “economico” o comunque con meno lamelle del diaframma (ad es. 7) normalmente ci troviamo difronte ad una forma, del diaframma, esagonale e ciò comporta delle forme meno morbide sullo sfocato. Questo però porta ad avere obiettivi di qualità costruttiva superiore e con conseguente aumento di prezzo.

Anche il tempo di scatto influenza l’effetto bokeh infatti una velocità più lenta farà entrare più luce nell’obiettivo e così si avrà una maggiore sfocatura.
Questo effetto è molto apprezzato in fotografia di ritratto, macro e still Life, perchè aiuta ad isolare il soggetto e creare un’atmosfera più artistica.

Effetto Bokeh candele in chisa Spagna

Asti

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Dennis Stock

Dennis Stock

Dennis Stock nato a New York nel 1928 muore a Sarasota (Florida) l’11 Gennaio 2010.
Stock è stato un fotografo americano noto per le sue immagini iconiche di star di Hollywood, jazz e cultura americana. Si avvicina alla fotografia dopo la Seconda Guerra Mondiale quando finisce la sua esperienza in Marina.

Nel 1951 la rivista Life lo premia come migliore giovane fotografo che ha documentato lo sbarco degli emigranti dell’Est Europa a Manhattan.

Diventa membro di Magnum Photos, su invito di Robert Capa, e ha guadagnato fama per i suoi ritratti intimi e sorprendenti, in particolare la sua serie fotografica del 1955 di James Dean, che include il famoso scatto di Dean che cammina attraverso Times Square in un lungo cappotto, sigaretta in mano.


Tra il 1957 e il 1960, Dennis Stock, intraprende un “viaggio” nella cultura musicale incentrando la sua attenzione sul mondo del Jazz. Fotografa anche grandi jazz come Miles Davis e Louis Armstrong, così come scene della controcultura americana negli anni ’60. Da questa avventura degli artisti e del mondo del Jazz nasce un libro fotografico intitolato “Jazz Street”.

Dennis Stock negli anni ’70 – ’80 cambia la sua visione fotografica. Prima di tutto si dedica a fotografie di natura (anche macro) e questo lo porta ad iniziare ad utilizzare i colori che secondo lui:”Poichè credo fermamente che la gente sia raccontata meglio conte foto in bianco e nero e la natura invece con le foto a colori, quando in me è nato l bisogno di qualcosa di nuovo la transazione verso il colore è stata logica. Non si tratta di perdere interesse per il bianco e nero, ma di accettare l’importante sfida a realizzare memorabili immagini a colori occupandomi di soggetti non in movimento e di cogliere l’opportunità di astrarre il tutto in uno stile pittorico”. Il viaggio fotografico, con nuove aperture verso la natura, lo portano a spostarsi tra gli USA, la Francia e l’Italia.

Negli anni ’90 e negli ultimi periodi della sua vita, Dennis Stock, torna ad occuparsi della sua originaria passione fotografica cioè l’urbanizzazione e fotografa le più grandi e famose città.

Dennis Stock portrait 1951
Dennis Stock portrait 1951

Donna con bambini

Dennis Stock Jazz Street

"Dennis the Menace Park" in Monterey, 1968
“Dennis the Menace Park” in Monterey, 1968

Dennis Stock - Audrey Hepburn
Audrey Hepburn

Audrey Hepburn
Audrey Hepburn
Dennis Stock New York 1951
Dennis Stock New York 1951

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Panasonic Lumix DC-S1

Panasonic Lumix DC-S1

Panasonic Lumix DC-S1 è una fotocamera mirrorless digitale di alta fascia con sensore Full Frame. Prodotta dal 2019 al 2025.

È la prima fotocamera mirrorless con sensore Full Frame della serie S della Panasonic.

Il sensore è uno CMOS in formato Full Frame da 24,2 Mega Pixels che dona una grande qualità di immagine e di video. La grande resa qualitativa della DC-S1 è anche possibile grazie al suo processore di immagini Venus Engine.

Il sistema di messa a fuoco è a rilevamento di contrasto con 225 punti di messa a fuoco.

Lo schermo posteriore è da 3,2 pollici articolato e touchscreen ed è considerato uno dei migliori del mercato.

La Panasonic Lumix DC-S1 ha uno stabilizzatore integrato che può arrivare fino a 6 STOP. La stabilizzazione “on camera” permette di utilizzare un qualunque obiettivo, anche non stabilizzato, soprattutto nel comparto video.

Il corpo macchina è tropicalizzato e resistente alle intemperie, come vuole di solito il mercato di questa fascia di prezzo.

I vantaggi della Panasonic Lumix DC-S1 sono: la sua grande qualità di immagine e ottima resa in gamma dinamica, una ottima robustezza in ogni situazione. Ma come ogni cosa ci sono anche dei lati negativi: l’autofocus non velocissimo rispetto alla concorrenza, pesante e ingombrante per una mirrorless.

Se siete interessati all’acquisto di questa fotocamera potrete cliccare i link seguenti:

Solo corpo DC-S1E-KSolo Corpo DC-S1HCorpo DC-S1ME-K con obiettivo 24-105mm f/4

Caratteristiche:
Sensore: CMOS Full Frame (36x24mm) 24,2 MegaPixel
Sensibilità ISO: 100 a 51.200 (espandibile a 50 – 204800)
Formati file: JPEG – RAW
Velocità di scatto: da 60sec a 1/8000
Autofocus con 225 punti di messa a fuoco
Registrazione Video fino a 4K – 3840x2160p a 60 FPS
Flash incorporato Pop-Up
Schermo da 3,2 pollici articolato touchscreen
Mirino elettronico copertura del 100%
Corpo tropicalizzato
Memoria 1° slot SD – SDHC – SDXC (UHS-II) – 2° Slot Compact Flash Express Tipo B
Batteria ricaricabile agli ioni di litio Panasonic DMW-BLJ31
Dimensioni: (LxAxP): 149x110x97mm – Peso: 1020g

Panasonic Lumix DC-S1

Lumix S1 con obiettivo 24-105mm

Panasonic Lumix DC-S1 con obiettivo 24-105mm

Lumix S1 vista laterale

Panasonic Lumix DC-S1 vista dall'alto con obiettivo 24-105mm

Lumix S1 vista da dietro

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Yousuf Karsh

Yousuf Karsh

Yousuf Karsh nasce a Mardin (Turchia) il 13 Dicembre 1908 e muore a Boston il 13 Luglio 2002.

È stato un famosissimo fotografo ritrattista Armeno / Canadese.

Karsh è famoso per essere il fotografo ritrattista di alcune delle persone più influenti del XX secolo.

I suoi ritratti, utilizzando un’illuminazione drammatica, catturano la personalità dei soggetti fotografati.

I primi anni di vita sono stati caratterizzati, a 14 anni, da diverse fughe dalla propria patria (Armenia) e spostarsi prima in Siria, con i genitori, poi a Sherbrooke in Quebec da un suo zio che faceva il fotografo. Nel tempo libero, dopo la scuola, aiuta lo zio nella sua attività. Lo zio, vedendo che il nipote aveva un potenziale nella fotografia, gli procura un posto come apprendista da un fotografo ritrattista, John Garo, a Boston.

Nel 1928 Yousuf Karsh ritorna in Canada e apre uno studio fotografico a Ottawa vicino alla sede del Governo. Questa fortunata vicinanza al Palazzo del Governo lo porta ad un incontro (fortuito) con il primo ministro canadese King che successivamente gli da il compito di fare dei ritratti fotografici ai dignitari stranieri in visita ufficiale.

La grande notorietà di Yousuf Karsh arriva nel 1941. In seguito ad una visita ufficiale del primo ministro inglese Winston Churchill gli scatta un ritratto dal titolo “The Roaring Lion” che è diventato uno dei ritratti fotografici più famoso del XX secolo.

The Roaring Lion - Winston Churchill
30 Dicembre 1941 – The Roaring Lion – Winston Churchill

Yousuf Karsha era un maestro dell’illuminazione e della composizione, enfatizzando spesso le mani e le espressioni dei suoi soggetti per raccontare una storia più profonda. Il suo lavoro è stato ampiamente esposto e fa parte delle principiali collezioni museali di tutto il mondo. 

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Annie Leibovitz

Annie Leibovitz

Annie Leibovitz nata a Waterbury (una cittadina americana nello stato del Connecticut) il 2 Ottobre 1949.
È famosa per aver trascorso, fotografando, le ultime ore della vita di John Lennon con la sua amata Yoko Ono.

Annie Leibovitz - John Lennon e Yoko Ono
12 Agosto 1980 – John Lennon e Yoko Ono

In realtà Leibovitz viene definita la fotografa dei personaggi famosi in quanto ha fotografato tantissimi personaggi famosi come ad esempio la Regina Elisabetta II.

Nasce in una famiglia che viaggia per il lavoro del padre, un ufficiale della aeronautica, quindi la sua crescita avviene tra una base militare e l’altra. La madre era una ballerina e per lei è stata una grandissima fonte di ispirazione.

In realtà, Annie Leibovitz, non studia subito fotografia perché prima approda alla pittura poi al canto e successivamente si rende conto che la sua arte deve essere espressa solo attraverso la fotografia.

Le sue prime fotografie sono state scattate alla fine degli anni ’60 nelle Filippine, perchè il padre era stato trasferito per seguire la guerra in Vietnam.

Conosce, lungo il cammino della sua vita, Robert Frank e Henri Cartier Bresson. Questa conoscenza la porta ad appassionarsi ancora di più alla fotografia così da studiare sempre nuovi metodi di scatto e imparando sempre di più la tecnica fotografica.

Nel 1969 fa un viaggio fotografico nel Kibbutz Amir israeliano documentando i volontari. Crea, poi, un fotoreportage di questo viaggio e riesce ad attirare le attenzioni del pubblico.
La famosa rivista Rolling Stones (rivista famosa per gli ambienti musicali), dopo aver visto il fotoreportage del Kibbutz, nel 1970 la assume come fotografa e dopo 10 anni riesce a diventare anche la responsabile del reparto fotografico.

Nel 1975, Annie Leibovitz, segue nel loro tour lungo tutta la America il gruppo The Rolling Stones.

1981 Copertina rivista Rolling Stones con Meryl Streep
1981 Rolling Stones copertina con Meryl Streep


Con l’esperienza di lavorare con i grandi artisti, a stretto contatto, sviluppa un senso “intimo” verso gli stessi tanto da cercare di immortalarli proprio nei momenti di “vera intimità”.

Un momento molto delicato della sua vita, sia personale che professionale, avviene quando il 12 Agosto 1980 fa un servizio fotografico (sempre alla sua maniera immortalando la vita privata) a John Lennon e sua moglie Yoko Ono.
Voi potrete pensare:”cavolo ha fotografato Joh Lennon e la moglie nella vita privata, è stata molto fortunata ed è entrata nella storia, che cosa c’è da lamentarsi?”. Il problema è che 5 ore dopo lo shooting John Lennon viene assassinato, questo accadimento la colpisce profondamente tanto che inizia anche a fare uso di cocaina, che fortunatamente riesce ad abbandonare 3 anni dopo.

Nel 1983 entra a far parte della rivista Vanity Fair, una importante e famosissima rivista di moda in cui hanno collaborato alcuni tra i più grandi fotografi. Diventa così tanto famosa che i più grandi attori, artisti, cantanti e politici vogliono essere fotografati da lei.

Vanity Fair con portfolio di Leibovitz

Nel 1983 si allontana dalla rivista Rolling Stones per la quale ha collaborato per 13 anni.

Nel 1990 riceve il premio Infinity Awards, un premio riconosciuto agli artisti che “rendono omaggio a individui dalle carriere differenti e identificando i futuri luminari nel campo” (Fonte Wikipedia).


Purtroppo deve prematuramente dire addio alla sua amata compagna di vita, Susan Sontag, che muore per leucemia.


Annie Leibovitz ha pubblicato 5 libri fotografici con le raccolte delle sue fotografie: Photographs, Photographs 1970-1990, American Olympians, Women e American Music.

Se volete sapere di più su Annie Leibovitz potete acquistare i suoi libri ai seguenti link:

Ritratti 2005-2016WonderlandThe Early Years 1970-1983WomenA Photographer’s Life 1990 – 2005Shooting Stars – The Rolling Stones

Annie Leibovitz regina Elisabetta II

Regina Elisabetta II

Annie Leibovitz - Leonardo di Caprio 1997

Meryl Streep

Annie Leibovitz - Andy Wharrol
Woodie Allen

Annie Leibovitz

Modella sulla spiaggia

Annie Leibovitz Wonderland

Ballerina sulle punte

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Panasonic GH1

Panasonic GH1

La Panasonic Lumix GH1 è una fotocamera mirrorless digitale compatta con sensore 4/3. Prodotta dal 2009 al 2010.

È stata una delle prime fotocamere mirrorless “ibride” dedicate sia alla fotografia che ai videomaker.

La Panasonic GH1 ha un sensore MOS Micro 4/3, da 12,1 megapixel.

Il sistema di messa a fuoco con rilevamento di contrasto, all’epoca non era facile trovare, su fotocamere di questa fascia di mercato, l’autofocus con il riconoscimento del viso.

La Panasonic GH1 è diventata famosa proprio per essere stata una delle prime fotocamere ibride di buon livello sia per la fotografia che il video.

Per l’epoca la GH1 era veloce e aveva una buona resa anche sui colori. Il suo schermo (non touchscreen) articolato permetteva di avere delle angolazioni di scatto con prospettive anche diverse dal comune. In direzione videomaking è provvista di un attacco per un microfono esterno così da avere un migliore audio in ripresa o comunque la possibilità di scegliere un audio professionale.

Caratteristiche:
Sensore: Live MOS formato 4/3 (17,4x13mm fattore di crop 2.0x) 12,1 MegaPixel
Sensibilità ISO: da 100 a 3200
Formati file: JPEG – RAW
Velocità di scatto: da 60sec a 1/4000
Registrazione Video fino a Full HD – 1920x1080p a 60 FPS
Flash incorporato Pop-Up
Schermo da 3,0 pollici articolato
Mirino elettronico copertura del 100%
Memoria 1 slot SD – SDHC (UHS-I)
Batteria ricaricabile agli ioni di litio Panasonic BLB 13
Dimensioni: (LxAxP): 124x90x45mm – Peso: 385g

Panasonic GH1 dimensioni
senza obiettivo

Panasonic GH1 con obiettivo Vario 14-140mm

Vista laterale con obiettivo Vario 14-140mm

Panasonic GH1 vista posteriore con schermo da 3 pollici articolato chiuso

Vista dall'alto con obiettivo Vario 14-140mm

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Tamron SP 70-200mm f2.8 Di VC USD G2

Tamron SP 70-200mm f2.8 Di VC USD G2

Il Tamron SP 70-200mm f2.8 Di VC USD G2 è un obiettivo a focale variabile (zoom) con un’ampia escursione focale e molto luminoso di alta qualità (ricordando sempre il fattore di Crop) prodotto dal 2017. È il fratello maggiore della versione precedente a cui sono stati migliorati l’autofocus rendendolo più veloce e preciso, qualità delle ottiche migliorata e una migliore compensazioni delle vibrazioni.

Tamron 70-200mm f2.8 vecchio modello
Tamron 70-200mm f2.8 vecchio modello

Di solito le case produttrici di obiettivi universali non sono considerate, dai puristi, brillanti per quanto riguarda la qualità. In questo caso (come anche nella serie Art di Sigma) le recensioni e le considerazioni di chi lo ha usato e lo usa sono ottime. Infatti le cose positive che si dicono sono: una eccellente nitidezza, un bel bokeh un’eccellente resa cromatica, contrasto e controllo delle aberrazioni, ottime prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione e anche il corpo costruito in grado di resistere alle intemperie.

Caratteristiche essenziali:

Diaframma con massima apertura 2.8 – Ottimo per situazioni di scarsa illuminazione e creazione di una profondità di campo ridotta. Anche le 9 lamelle del diaframma donano uno Bokeh molto gradevole.
Compensazione delle vibrazioni (VC) ha 3 modalità e arriva fino ad un guadagno di 5 stop: Modalità 1: Stabilizzazione generale – Modalità 2: Ottimizzato per il paninng – Modalità 3: Dare priorità alla stabilizzazione durante l’esposizione.
Attacchi compatibili con: Canon EF – Nikon F
Un ottimo design ottico: 14 elementi in 10 gruppicon rivestimenti speciali con elementi di dispersione extra-bassa (XLD) e bassa dispersione (LD) per ridurre al minimo le aberrazioni cromatiche e migliorare la nitidezza.
Ottimo sistema autofocus Ultrasonic Silent Drive (USD)
Corpo resistente alla polvere e agli spruzzi

Il Tamron SP 70-200mm f2.8 Di VC USD G2 può essere utilizzato per sport e foto di fauna selvaggia anche perché alcuni dei suoi pregi sono l’autofocus veloce e uno stabilizzatore molto efficace ed efficiente.

Se siete interessati all’acquisto di questo obiettivo potrete cliccare i link seguenti:

Tamron SP 70-200mm f2.8 Di VC USD G2

Specifiche tecniche:

Focale: da 70 mm a 200 mm
Angolo di campo: 34,4° a 12,4° (tenendo sempre presente il fattore di Crop)
Formato: Full Frame e APS-C (con fattore di crop)
Diaframma massimo: f/2.8
Lamelle del diaframma: 9
Gruppi di lenti:23 lenti divise in 17 gruppi
Distanza minima di messa a fuoco: 30cm
Rapporto di ingrandimento: 0,20X
Stabilizzatore: si incorporato con VC (Vibration Control)
Messa a fuoco: AF a ultrasuoni (USM)
Autofocus: integrato
Anello treppiedi integrato
Diametro Filtri: 77mm
Paraluce: incluso nella confezione
Peso: 1500gr
Dimensioni: 88×194 mm

Tamron SP 70-200mm f2.8 Di VC USD G2

Tamron 70-200mm f2.8 nuovo moldello

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