Roma in giro con cappotto rosso

Street Photography a Roma

Un semplice giro a piedi nella Capitale può diventare un pretesto per fare street photography a Roma. 

Questo tipo di fotografia, come credo ogni branca della fotografia artistica, è personale cioè l’occhio di chi fotografa diventa la prolunga dei suoi sentimenti e delle sue sensazioni. 

Di solito la street photography dovrebbe essere una fotografia di denuncia che da voce a posti disagiati, come per esempio le periferie di grandi città, dove spesso c’è molto degrado ma pochi controlli.

Cercare delle inquadrature diverse dal solito e osservare il mondo così come si presenta è un ottimo allenamento per l’occhio, quindi il semplice uscire per strada con anche un solo obittivo ci costringe di guardare in modo più artistico il mondo che ci circonda.

Queste sono solo alcune fotografie che ho scattato durante una passeggiata romana che si è trasformata in una sessione di street photography a Roma.

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Mosca

Macro in montagna

Questa serie di fotografie macro sono state fatte in montagna e più precisamente a Lorenzago do Cadore (Belluno – Dolomiti). La macro fotografia in montagna ha lo stesso utilizzo di una normale macro fotografia, ma il problema è portare la attrezzatura come un buon treppiedi e tutto il resto che serve per fare una buona macro.

Vorrei provare a spiegare l’emozione di quella giornata prima di far vedere le fotografie. Una semplice passeggiata con figli e amici in montagna. Mah si porto la macchina fotografica e metto il macro. Ci ritroviamo in un’ampia distesa di piantine in una radura che così ad occhio nudo non diceva nulla ed invece….

La radura che sembrava non offrire nulla di particolare

Ed invece …. eccoci qui a scattare foto da vicino

Mosca

Mosca seconda visuale

Mosca terza visuale

Che faccio salto? 🙂

Ciao posso aiutarti? 🙂

Se volete avvicinarvi alla fotografia macro e avete una fotocamera reflex, visitate questi link dove ho scelto per voi le diverse soluzioni:

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Treppiedi:

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Studio Dentistico Ferrari Baietti a Bologna in Via Arno, 21 https://studioferrariemiliano.it/

Fotografia in studio dentistico

La fotografia di interni (vale lo stesso anche per la fotografia in studio dentistico) è molto diversa dalla fotografia generica, o da esterni, in quanto è possibile organizzare la luce, fonte e direzione, settandola a nostro piacimento.

Come nella fotografia da studio, la fotografia in studio dentistico, tutto è organizzabile a nostro piacimento, o a quello del committente, ma l’attenzione ai particolari deve essere tenuta molto in considerazione.

Nella fotografia da esterni, panorami o qualunque altra foto scattata a luce naturale all’esterno, bisogna saper leggere la luce ambientale e quindi capire come gestire l’esposizione e le impostazioni della fotocamera in modo da ottenere uno scatto perfetto.

Nella fotografia di interni, invece, si può anche lavorare con luce artificiale e quindi è possibile organizzarla in modo da scegliere la giusta intensità e direzione per dare risalto a quello che è più interessante.

Per realizzare delle buone fotografie di interni è necessario avere delle fotocamere professionali, obiettivi grandangolari luminosi e con bassa (o nulla) distorsione, treppiedi, luci continue e flash con diffusori e stativi.

Occorre soprattutto una grande attenzione ai dettagli e una visione architettonica della scena.

Ringrazio lo Studio Dentistico Ferrari Baietti a Bologna in Via Arno, 21 https://studiodentisticoferraribaietti.it/.

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Pentax K20D

Pentax K20D

La Pentax K20D è una fotocamera reflex digitale di fascia semi-professionale che ha preso il posto della sua sorella minore K10D. Prodotta dal 2008 al 2010.

Tra le varie particolarità che caratterizzano la Pentax K20D (come nella K10D) si apprezza il sistema di riduzione del mosso (SR: Shake Reduction), che si basa su un sensore mobile, che permette di stabilizzare qualunque ottica venga montata. Questo sistema è utilizzato anche per muovere il sensore e far cadere la polvere.  

Il corpo macchina ha una completa tropicalizzazione tramite 72 guarnizioni poste sui punti di accoppi aggio delle plastiche e sotto le varie ghiere. Per la prima volta, la Pentax, utilizza il Live View. Questo sistema permette di usare lo schermo posteriore LCD come mirino sostituendolo a quello ottico, questo agevola molto gli scatti in posizioni difficili ed inoltre si può attivare una griglia per organizzare al meglio l’ortografia dell’immagine.

Pentax K20D - Vista frontale

Caratteristiche:

Sensore:  APS-C (23,5 x 15,7mm con fattore 1,5x) da 14,6 Mega Pixels

Sensibilità ISO: Da 100 a 6400

Formato file: RAW e JPG

Tempi di esposizione: da 30 secondi a 1/4000

Sistema di stabilizzazione: on camera SR

Attacco obiettivi: Pentax K

Punti di messa a fuoco: 11

Schermo: LCD da 2,7 pollici

Flash: Incorporato Pop Up

Scheda di memoria: SD – SDHC

Dimensioni: 142x102x70mm

Peso: 800g

Potrete acquistare accessori per la Pentax K20D dai seguenti link:

Batteria compatibile: https://amzn.to/46tUESR

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Pentax K10D

Pentax K10D

La Pentax K10D è una fotocamera reflex digitale di fascia semi-professionale distribuita a partire dall’autunno del 2006. Nel 2008 è stata sostituita dalla ammiraglia la K20D.

Tra le varie particolarità che caratterizzano la Pentax K10D si apprezza il sistema di riduzione del mosso (SR: Shake Reduction), che si basa su un sensore mobile, che permette di stabilizzare qualunque ottica venga montata. Questo sistema è utilizzato anche per muovere il sensore e far cadere la polvere.

Caratteristiche:

Sensore:  APS-C (23,5 x 15,7mm con fattore 1,5x) da 10,0 Mega Pixels

Sensibilità ISO: Da 100 a 1600

Formato file: RAW e JPG

Tempi di esposizione: da 30 secondi a 1/4000

Sistema di stabilizzazione: on camera SR

Attacco obiettivi: Pentax K

Punti di messa a fuoco: 11

Schermo: LCD da 2,5 pollici

Flash: Incorporato Pop Up

Scheda di memoria: SD – SDHC

Dimensioni: 142x101x70mm

Peso: 710g

Potrete acquistare accessori per la Pentax K10D dai seguenti link:

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Pentax IST D

Pentax IST D (DL – DS)

La Pentax IST D è una fotocamera reflex digitale lanciata nel 2003 e prodotta fino al 2006. La IST D ha un sensore con risoluzione di 6,1 megapixel , utilizzando lo stesso sensore della Nikon D100.

All’epoca era la reflex digitale più piccola e leggera, ma comunque ben equipaggiata. Ad esempio, aveva un mirino a pentaprisma ampio e luminoso , rispetto al pentaspecchio di altri concorrenti con prezzi simili.  Della famiglia IST D sono state prodotte la DS e la DL. A settembre del 2005 la DS è stata premiata dalla Digital Imaging Websites Association (DIWA) con la medaglia d’argento per gli eccezionali risultati del test. 

Caratteristiche:

Sensore:  APS-C (23,5 x 15,7mm con fattore 1,5x) da 6,1 Mega Pixels

Sensibilità ISO: Da 200 a 3200

Formato file: RAW e JPG

Tempi di esposizione: da 30 secondi a 1/4000

Attacco obiettivi: Pentax K

Punti di messa a fuoco: 11

Schermo: LCD da 2,0 pollici

Flash: Incorporato Pop Up

Dimensioni: 125×92,5x66mm

Peso: 505g

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Canon

Storia della Canon

La storia della Canon nasce nel 1933 con il nome di Seiki Kogaku Kenku Sho (Costruzione di Strumenti Ottici di Precisione).

Durante i suoi primi anni la Canon non disponeva di strutture per produrre il proprio vetro ottico e le sue prime fotocamere incorporavano obiettivi Nikkor della Nippon Kogaku K.K. (successivamente nota come Nikon Corporation)

Nel 1934 produce un prototipo della prima fotocamera da 35 mm con otturatore basato sul piano focale chiamata Kwanon (nome della dea buddista della misericordia). La Kwanon era molto simile alla Leica perché il fondatore della Canon, Goro Yoshida, era molto affascinato dalle fotocamere come Leica e Conta. Il  suo interesse per il funzionamento interno delle macchine era molto elevato tanto da smontare fisicamente queste fotocamere e studiarle attentamente. Dopo averle smontate ed analizzate a fondo rimase deluso dal fatto che non erano presenti diamanti all’interno della fotocamera e che le parti erano realizzate in ottone, alluminio, ferro e gomma. Oltre la delusione pensa che dei materiali così poco costosi non avessero giustificato un prezzo così elevato.

Contax 1 Kwanon Leica Model II

La società cambia nome in Canon, nel 1935, che in giapponese significa “regola” o “misura retta”. Sempre nello stesso anno viene presentata la prima macchina a marchio Canon denominata “Hansa Canon”.

Hansa Canon

Fra il 1937 ed il 1945 vengono costruite le fotocamere Canon S (Standard) e le fotocamere semplificate Canon J (Junior) – che sono delle copie della Leica.

Canon J Canon S

Nel 1940 la Canon sviluppa a prima fotocamera a raggi X indiretta del Giappone.

Negli anni ’50, Canon ha iniziato a produrre fotocamere reflex a pellicola, che hanno ottenuto un grande successo grazie alla loro alta qualità e al loro prezzo competitivo. Negli anni ’60, Canon ha continuato a innovare, sviluppando l’innovativa tecnologia AE (Automatic Exposure) che ha consentito alle fotocamere di regolare automaticamente l’esposizione.

Nel 1958 introdusse un obiettivo zoom per le trasmissioni televisive e l’anno successivo la Reflex Zoom 8, la prima cinepresa al mondo con un obiettivo zoom, e la Canonflex.

Reflex Zoom 8

Canonflex

La Canon produsse dal 1960 al 1980 circa, la Canonet, una fotocamera a telemetro.

Nel 1961 lanciò la fotocamera Rangefinder, Canon 7 e l’obiettivo 50mm 1:0,95 con uno speciale attacco a baionetta.

Canon 7

Nel 1965 Canon presentò la Canon Pellix, una fotocamera reflex a lente singola (SLR) con uno specchio fisso semitrasparente che consentiva di scattare foto attraverso di esso.

Nel 1971, Canon introdusse la Canon F-1, una fotocamera SLR di fascia alta e la gamma di obiettivi FD. Sempre nello stesso anno produce la Canon FTb sorella minore della professionale F1.

Nel 1976 è lanciata sul mercato la AE-1 rivoluzionando l’industria della fotografia. Questa fotocamera è venduta in milioni di unità in tutto il mondo, consolidando la posizione di Canon come uno dei principali produttori di fotocamere.

Il nome “EOS” (dea dell’alba) Sistema Elettro Ottico compare nel 1987 insieme alla fotocamera SLR con messa a fuoco automatica Canon EOS 650.

1989 la Canon EOS RT, viene presentata. La prima fotocamera reflex AF al mondo con uno specchio a pellicola fisso tremi trasparente.

Negli anni ’90, Canon ha ampliato la sua gamma di prodotti con la produzione di fotocamere compatte e mirrorless, come la serie PowerShot e la serie EOS M.

Nel 1992, Canon lanciò la EOS 5, la prima fotocamera in assoluto con AF controllato a occhio e la PowerShot 600, la sua prima fotocamera digitale.

Nel 1995, Canon introdusse il primo obiettivo SLR disponibile in commercio con stabilizzazione interna dell’immagine, l’obiettivo Canon EF 75–300 mm f / 4-5.6 IS USM.

La EOS-RS era all’epoca la fotocamera SLR AF più veloce al mondo con una velocità di scatto continuo di 10 fotogrammi al secondo. Nel 1996, Canon presentò una fotocamera digitale tascabile con l’Advanced Photo System, denominata ELPH in America e IXUS in Europa.

Canon produce e distribuisce fotocamere digitali dal 1984, a partire dalla RC-701. La serie RC è stata seguita dalle serie di fotocamere digitali PowerShot e Digital IXUS. Canon ha anche sviluppato la serie di fotocamere reflex digitali a lente singola (DSLR) EOS, che include modelli professionali di fascia alta.

La prima vera reflex digitale firmata solo da Canon EOS D30 è del 2000. La produzione di reflex Canon analogiche smette nel 2007.

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Corso di fotografia dentale

Corso di fotografia dentale

La documentazione in ambito medico è fondamentale. Il corso di fotografia dentale ha un ruolo importante per comprendere al meglio gli strumenti e il loro utilizzo. Dopo molti anni di collaborazione con odontoiatri e odontotecnici ho capito quali sono le nozioni più importanti e soprattutto come insegnarle in modo semplice ed efficace.

Sono stato il primo ad avere problemi nel capire come avere velocità e qualità allo stesso tempo, calcolando poi che il mondo medico per me era completamente nuovo. Questo mi ha permesso di chiedermi: “di cosa ha bisogno una persona che inizia a fotografare in ambito dentale o medico?”. Così è nato il mio metodo che unisce la totalità di informazioni sulla fotografia, la concretezza nella pratica e la semplicità nella spiegazione.

Durante i miei corsi di fotografia dentale cerco sempre di instaurare un rapporto umano così da creare un gruppo di lavoro affiatato. Questo è importante perchè non avendo soggezione si è più rilassati.

Leggendo Luciano De Crescenzo mi sono imbattutto in un suo pensiero che mi ha dato la possibilità di comprendere e far comprendere quello che intendo:

“Questa del linguaggio tecnico è un’antica jattura che invade ogni ramo del sapere (stavo per dire “dello scibile umano” poi mi sono ricordato che tu non hai nessuna idea di cosa sia lo “scibile”, e allora ho preferito usare un termine più terra terra). Infatti da che mondo è mondo, c’è sempre qualcuno che ha pronunciato un suo “abracadabra” per fare colpo sui non addetti ai lavori”.

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Nikon logo palazzo

Storia della Nikon

Nikon

Dalla nascita al 1948

Nata nel 1917 (precisamente il 25 Luglio 1917) come industria ottica per la produzione di binocoli e sistemi ottici, anche per la Marina Imperiale Giapponese. Si è evoluta e nei decenni successivi iniziando a produrre fotocamere, prima a telemetro e poi reflex. Inizialmente il suo nome era Nippon Kogaku Kogyo dall’unione di tre società del settore ottico.
Nel 1932 nasce il nome Nikkor per la produzione di obiettivi per fotocamere. Il nome Nikkor deriva dalla contrazione giapponese del nome originario della casa “Nippon Kogaku Kogyo Kobushikigaisha” con l’aggiunta di una “R” finale.
Dal 1934 al 1946, Nikon è il fornitore ufficiale, di obiettivi e tecnologia, della neonata Seiki Kogaku Kenkyusho, azienda che in futuro cambierà nome in Canon.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la Nippon Kogaku (che significa ottica giapponese) produceva binocoli, periscopi e altre strumentazioni ottiche per l’Esercito Giapponese, Arrivò ad avere 19 stabilimenti industriali e 23000 dipendenti. Dopo la fine della guerra, la società torno ad usi civili, riducendo i dipendenti a 1400.
Nel 1946 nasce il vero nome Nikon basandosi sull’unione di “Nippon Kogaku” e “Ikon”, e il suo significato è semplicemente “Giappone”.
La Nikon I, una fotocamera a telemetro prodotta nel 1948 e venduta in 739 esemplari. Il primo esemplare porta il numero di serie 6091 chiamata “Mother One”. La Nikon I è una fotocamera a telemetro di impostazione Contax con innesto obiettivi con passo a vite 39×1, ed è la pima di una fortunata serie di macchine a telemetro di Nikon commercializzate fino al 1960.

Nikon I – 1948

Dal 1948 al 1959

Nel 1952 nasce una rivista per appassionati e utilizzatori di Nikon “Nikkor Club” che promuove la cultura della fotografia. Nikon Optical Co. è il nome della prima sede statunitense della casa Giapponese creata nel 1953.
Nel 1959 nasce la Nikon F, una fotocamera talmente solida da risultare quasi indistruttibile, restata in produzione fino al 1973. Si è subito affermata come uno dei più completi sistemi fotografici dell’epoca, caratterizzato da ottiche e mirini intercambiabili. È stata la prima reflex ad essere dotata di un opzionale motore elettrico per l’avanzamento della pellicola. Nella sua storia, Nikon, ha fornito fotocamere a professionisti di fama mondiale, dai report ai fotoreporter di guerra, guadagnandosi una fama di affidabilità e qualità.

Nikon F – 1959

Insieme alla Nikon F, nel 1959, nasce anche il sistema di ottiche F-Mount che ancora oggi è utilizzato anche sulle più recenti reflex digitali.

La Nikon ha un primato utilizzare obiettivi anche di 50 anni fa su ogni fotocamera da essa prodotta (in alcuni casi con limitazioni dovute all’autofocus). Per molti anni gli obiettivi avevano innesti a vite. Il sistema a baionetta (come il Nikon F – Mount) era molto più veloce e pratico creando un collegamento tra fotocamera e obiettivo (all’inizio solo meccanico). In questo modo l’esposimetro della fotocamera riceveva sia l’informazione dell’apertura massima dell’obiettivo innestato sia quella del diaframma impostato. Questo sistema di innesto di obiettivi è “il più grande sistema di ottiche intercambiabili nella storia della fotografia”.

Innesto F-Mount

Dalla 1963 al 1999

Nel 1963 entra nel catalogo la prima fotocamera Nikon subacquea. La Nikonos è una fotocamera ad ottiche intercambiabili che sopporta una pressione di 6 atmosfere o 50mt di profondità.

Nikonos – 1963

Nel 1968 è fondata nei Paesi Bassi, ad Amsterdam, la Nikon Europe N.V.
Nel 1971 la Nikon fornisce alla NASA, per la missione Apollo 15, una versione spedcaile della Photomic FT. In base alle richieste della NASA, su questa versione, vengono apportate modifiche specifiche e ai materiali, come l’olio lubrificante.

Nikon Photomic ftn – 1971

La F401 è la prima vera reflex autofocus della Nikon presentata a metà del 1987 (sul mercato USA N4004).

Nel 1991 la Kodak produce la prima reflex digitale, la DCS – 100. Si trattava di una Nikon F3 standard con un dorso contenente il sensore da 1,3 MegaPixel, un motore MD – 4 (necessario per riarmare l’otturatore dopo lo scatto) modificato per contenere il convertitore analogico – digitale ed un’unita esterna collegata via cavo denominata DSU (Digital Storage Unit) contenente un hard disk e un display da 4”. Un anno dopo (1992) Kodak introduce la DSC – 200 costituita dal corpo Nikon F-81 e un dorso digitale che, a differenza del modello precedente, incorpora l’hard disk.

Kodak DCS – 100 – 1991 Kodak DSC – 200 – 1992

Dal 1999 ad oggi

Nel 1999 la Nikon presenta D1, la prima reflex SLR digitale progettata in quanto tale, non come rielaborazione di un modello a pellicola, pur integrandosi con i sistemi dei 35mm come le ottiche e gli accessori.
La Nikon D100 (2002) è stata la prima fotocamera reflex di Nikon indirizzata al mercato semi-professionale.
Nella metà del 2011 Nikon introduce sul mercato le prime Mirroless (senza specchio) chiamate Nikon 1 in produzione fino al 2018 quando è annunciato, ufficialmente, che non saranno più prodotte. Questa serie di fotocamere non ha avuto un grande successo ma ha dato il via allo sviluppo di Mirrorless da parte della Nikon, che era un po in ritardo rispetto ai concorrenti.


Da metà del 2018 nascono le Nikon Z, le nuove fotocamere Mirrorless, con sensore Full Frame CMOS da 24,3 MegaPixel e un display da 3,2″ (z6 e Z7).
Con la serie Z la Nikon crea un sistema di fotocamere Mirrorless di grande qualità e sicuramente non indirizzate agli amatori, visto anche i prezzi. Rispetto alle Reflex su queste fotocamere è presente un nuovo sistema di attacco per l’obiettivo chiamato Z-Mount, cha un diametro da 5,5 cm e 1,1 mm in più di quello F-Mount. Un sistema ottico di questo tipo permette maggiori aperture di diaframma e quindi maggiore luminosità degli obiettivi.

Nikon Z6

Nikon Z7

Concludo con una mia personale considerazione: la Nikon è sempre stata protagonista nella storia della fotografia, il sistema F-Mount ne è un esempio, tanto da essere la prima azienda di fotocamere ad avere una compatibilità con gli obiettivi sulle sue fotocamere per più di 50 anni. Per me questa caratteristica è molto importante perché è possibile scegliere tra una miriade di obiettivi, sia originali che universali. L’avvento delle fotocamere “senza specchio” è stata una vera rivoluzione tanto da vedere nei negozi quasi e solo questo tipo di fotocamere.

Non guardo le “senza specchio” in modo negativo ma credo che abbiano ancora dei costi proibitivi per una grandissima fascia di mercato non professionale dove ci sono persone che vorrebbero avere un controllo sulla fotografia, con programmi manuali (che solo delle SLR o Mirrorless possono dare), e che, non essendo professionisti del settore, non hanno dei budget così elevati da riuscire ad acquistare sistemi “senza specchio” che hanno si una qualità molto elevata ma anche dei costi davvero alti.

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