Louis Jacques-Mandé Daguerre

Louis Jacques-Mandé Daguerre (1787-1851). Si occupa, inizialmente, di pittura e scenografia sia come disegnatore teatrale che scenografo all’Opéra de Paris. Queste esperienze portano Daguerre, con un amico Charles-Marie Bouton, a realizzare degli spettacoli chiamati “Diorami” con cui ebbe subito un grande successo.


Il “diorama” consisteva nell’allestimento di grandissime scenografie che comprendevano grandi tele semitrasparenti dipinte con prospettive di luoghi ed edifici famosi, cercando di ricostruire una esperienza “viva” attraverso l’utilizzo di luci ed effetti ottici.
L’inaugurazione del “Diorama” avviene il 11 Luglio 1822. Queste scenografie gli diedero un grande successo, in tutta Europa, come alternativa al teatro e questo può anche essere un’anticipazione all’avvento del cinematografo.


Purtroppo l’8 Marzo 1839 il diorama di Parigi venne colpito da un incendio. Questo grave accadimento mette in crisi economica Daguerre. Fino a quel periodo non voleva rendere pubblici i risultati del Dagherrotipo perché voleva creare una società per poter guadagnare economicamente con questa grande invenzione. Ma la crisi economica derivante dall’incendio del diorama di Parigi gli fa accelerare i tempi.


Tra il 1829 e il 1835 Daguerre aveva studiato con impegno ed entusiasmo i materiali fotosensibili. Aveva una continua corrispondenza con Niépce (attraverso codici segreti) con cui si scambiavano idee e informazioni sui risultati raggiunti.


Già nel 1831, Daguerre, fa prove con i vapori di mercurio che usava normalmente per l’amalgama con l’argento.
Nel 1835 scopre, in modo fortunoso, che sulla lastra di rame si creava una “immagine latente”, si vedeva solo se si esponeva la lastra ai vapori di mercurio, senza lunghissimi tempi di posa ma anche “solo” dopo 30 minuti.


Il primo Dagherrotipo viene ottenuto nel 1837 sviluppando l’immagine con mercurio riscaldato, invece che con sostanze precedentemente utilizzate.


La “Gazette de France” pubblica un annuncio della invenzione del Dagherrotipo il 6 Gennaio 1839.
Il giorno dopo, il 7 Gennaio 1839, Jean François-Dominique Arago (celebre ed illustre astronomo) diede comunicazione alla Accademia delle Scienze di Parigi presentando anche alcuni Dagherrotipi.

Il 7 Gennaio 1839 è anche considerata, ancora oggi, la data di nascita della fotografia.


Daguerre e Arago si danno molto da fare per la promozione di questa grande invenzione. Infatti, Arago (che era anche un membro della Camera dei Deputati), presenta un progetto per l’acquisto dell’invenzione da parte dello Stato, alla Camera dei Deputati, proponendo una pensione a vita per Daguerre di 6.000 franchi all’anno e per Isidore Niépce di 4.000 franchi che vengono poi accettate ed assegnate da Luigi Filippo il 15 Giugno 1839.


Il 19 Agosto 1839 Arago presenta ufficialmente al mondo il Dagherrotipo che aveva destato una grandissima curiosità nel mondo scientifico. Questa curiosità era arrivata anche ad illustri esponenti del mondo scientifico come Samuel Morse (allora professore di disegno e letteratura all’università di New York). Morse, insieme al collega Draper, fu il primo a introdurre la dagherrotipia nell’America del Nord.

Louis Jacques-Mandé Daguerre decide, soltanto il 3 e 17 Settembre, a dare una dimostrazione pubblica del procedimento.
Successivamente, il 20 Agosto 1839, Daguerre diffonde un manuale d’uso di 79 pagine che entro la fine dell’anno viene tradotto e stampato in 5 diverse lingue.

(Fonte: Storia e tecnica della fotografia – Italo Zannier – 1993 Editori Laterza)

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