Maria Stenzel
Maria Stenzel è una fotografa di viaggio e reportage, ha collaborato (e lo fa ancora) fattivamente con la National Geographic per 20 anni.
Prima di raccontare la sua biografia e mostrarvi alcune delle sue più belle fotografie voglio dirvi come mi è venuta la voglia di parlare di Maria Stenzel. Sul mio sito trovate le biografie dei più grandi e famosi fotografi ma il mio intento è quello di scrivere di ogni fotografo esistente; voi mi direte, è un lavoraccio… si è vero … ma le cose fatte con passione non stancano. Quindi dicevo che la mia passione nel raccontare la storia, la tecnica e i personaggi della fotografia mi hanno spinto a collezionare molti testi tra cui quelli della National Geographic. Una sera, alla ricerca del prossimo articolo da pubblicare, guardo la mia libreria dedicata alla fotografia e decido di occuparmi proprio di Maria Stenzel, mi accingo a leggere il libro ad essa dedicato e vengo colpito non solo dalle immagini ma dalle sue spiegazioni e racconti dietro ogni fotografia o reportage effettuato.
Torniamo al vero scopo di questo articolo, raccontare la vita di una grande fotografa che ha cercato di raccontare il mondo con le sue problematiche e caratteristiche, girandolo in lungo e in largo.
Maria Stenzel è una fotografa rinomata nota per il suo lavoro nella fotografia ambientale e documentaria. Si è spesso concentrata sul fotografare il mondo delle comunità indigene e dei paesaggi remoti, spesso lavorando con pubblicazioni come National Geographic. La sua fotografia è riconosciuta per la sua attenzione ai dettagli, alla narrazione e alla capacità di portare consapevolezza sulle questioni ambientali e sulle culture uniche che documenta.
Il lavoro di Stenzel spesso evidenzia la relazione tra l’uomo e la natura, sottolineando l’impatto dei cambiamenti climatici, la deforestazione e l’importanza degli sforzi di conservazione. Ha viaggiato molto per catturare immagini provenienti da regioni diverse, spesso isolate, mostrando sia la bellezza che la fragilità di questi ambienti.
Nel 1980, Maria Stenzel, approda a Washington D.C., appena laureata in studi umanistici all’università della Virginia e comincia a cercare lavoro. Dopo una breve esperienza, come fotografa, nel giornale dell’Università e al fortuito incontro con un redattore del magazine arriva alla National Geographic.
Il suo primo incarico, all’interno del magazine, è stato da impiegata in cui doveva inviare le pellicole a sviluppare per poi, successivamente, disporre le diapositive sui tavoli luminosi dei redattori che dovevano esaminarle.
Il vero colpo di fortuna che, Maria Stenzel, ha avuto è stato quando un redattore, inviato per un servizio fotografico, non ha potuto partire e lei ha dovuto prendere il suo posto, per mancanza di altri che avrebbero potuto seguire quel servizio. In questo modo, Maria, ha potuto farsi notare e possiamo dire che la sua carriera ha preso decisamente il volo (in tutti i sensi visto che ha girato il mondo 🙂 ).
La sua passione per l’Antartide e il suo impegno attivo per la tutela dell’ambiente nascono dal suo primo lavoro commissionato dalla National Geographic, nel 1995. Maria Stenzel si imbarca su una nave rompighiaccio per documentare i ghiacci invernali nei mari antartici con un gruppo di ricercatori e scienziati della National Science Foundation.
(Alcune fonti di questo articolo sono tratte dal libro della collana “I Grandi Fotografi” della National Geographic intitolato “Maria Stenzel” – 2011)