Edward Sheriff Curtis

Edward Sheriff Curtis

Edward Sheriff Curtis nasce a Whitewater (Wisconsin) il 16 Febbraio 1868 e muore a Los Angeles il 19 Ottobre 1952.

È stato un fotografo ed etnologo americano noto per il suo ampio lavoro che documenta le tribù dei nativi americani e le loro culture, specialmente all’inizio del XX secolo.

Edward Sheriff Curtis
Edward Sheriff Curtis Self-Portrait

È meglio conosciuto per il suo ambizioso progetto, The North American Indian, che mirava a creare una registrazione visiva ed etnografica completa dei popoli indigeni in Nord America. Questo progetto, composto da 20 volumi di fotografie e note etnografiche, ha catturato oltre 40.000 immagini e documentato le vite, le cerimonie e le tradizioni di oltre 80 tribù.

Il lavoro di Edward Sheriff Curtis, sostenuto finanziariamente da J.P. Morgan e approvato dal presidente Theodore Roosevelt, è stata un’impresa monumentale che ha richiesto oltre 30 anni.

Era profondamente impegnato a creare un ritratto rispettoso e perspicace delle culture dei nativi americani, anche se alcune critiche moderne suggeriscono che alcuni aspetti del suo lavoro, tra cui scene di messa in scena e vestire gli individui in costume, potrebbero essere romanzate o rappresentare in modo impreciso alcuni elementi della vita indigena.

Nonostante queste critiche, le immagini di Edward Sheriff Curtis sono ancora apprezzate per la loro qualità tecnica e artistica, nonché per la loro documentazione di una cultura in rapido cambiamento a causa delle politiche di assimilazione forzata negli Stati Uniti. La sua eredità è complessa ma vitale per comprendere le pratiche etnografiche dell’inizio del XX secolo e le storie indigene.

Edward Sheriff Curtis nativo americano

Un capo della tribù dei Piedi neri 1907 ca

Edward Sheriff Curtis bambina nativa americana

nativi americani a cavallo

Edward Sheriff Curtis nativo americano a caccia

Edward Sheriff Curtis nativo americano a cavallo

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Sony Alpha 6100

Sony Alpha 6100

La Sony Alpha 6100 è una fotocamera mirrorless digitale compatta con sensore APS-C. Prodotta dal 2019 al 2021.

È equipaggiata con un sensore CMOS in formato APS-C (23,5×15,7mm) con un fattore di crop di 1,5x da 24,2 Megapixel.

Al suo interno troviamo un processore di immagini BIONZ X che consente un autofocus rapido e un’eccellente qualità dell’immagine, anche in condizioni di scarsa illuminazione.

Il sistema Autofocus ha 425 punti di messa a fuoco a rilevamento di fase, con un monitoraggio in tempo reale e EYE AF integrato che funziona sia per gli esseri umani che per gli animali.

La Sony Alpha 6100 è popolare tra hobbisti, vlogger e fotografi che desiderano una fotocamera capace e leggera senza andare sul livello professionale e full-frame. L’autofocus e le funzionalità video 4K la rendono anche una scelta forte per i creatori di contenuti che necessitano di prestazioni video affidabili.

Ma come tutto, ci sono pregi e difetti: si potrebbe trovare la mancanza di stabilizzazione dell’immagine in-body (IBIS) uno svantaggio, in particolare per i video. Inoltre, manca di alcuni dei profili video di fascia alta presenti nei modelli Sony più avanzati, come S-Log per la classificazione professionale del colore.

Se avete intenzione di acquistare una Alpha 6100 potrete cliccare sui seguenti link:

Corpo in kit con 16-50mm: https://amzn.to/4j095FE

Caratteristiche:

Sensore: CMOS APS-C (23,5×15,7mm con fattore di crop di 1,5) 24,2 MegaPixel
Sensibilità ISO: da 100 a 32000 (espandibie a 51200)
Formati file: JPEG – RAW
Velocità di scatto: da 30sec a 1/8000
Autofocus con 425 punti di messa a fuoco
Registrazione Video fino a 4k – 3840x2160p a 30 FPS
Flash incorporato pop up
Schermo da 3 pollici articolato
Mirino elettronico con 100% di copertura
Corpo macchina tropicalizzato
Memoria 1 slot SDXC (UHS I)
Batteria ricaricabile agli ioni di litio Sony NP-FW50
Dimensioni: (LxAxP): 120x67x59mm – Peso: 395g

Sony Alpha 6100 con obiettivo Sony 16-50mm f3.5 - 5.6

grigia con obiettivo sony 16-50mm f3.5 - 5.6

Sony Alpha 6100 con obiettivo sony e flash integrato aperto

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Gruppo f/64

Gruppo f/64

Il Gruppo f/64 è stato un collettivo fotografico fondato a San Francisco nel 1932, famoso per aver promosso un approccio innovativo alla fotografia negli Stati Uniti.

I membri di questo gruppo, tra cui figure come Ansel Adams, Edward Weston, Imogen Cunningham, Willard Van Dyke, e altri fotografi della West Coast, condividevano una filosofia visiva focalizzata sulla “pura fotografia”.

L’idea era di rappresentare il mondo in modo nitido e dettagliato, evitando manipolazioni eccessive e puntando su una messa a fuoco estrema e una chiarezza assoluta.

Il nome Gruppo f/64 fa riferimento all’apertura del diaframma, f/64, che permette una profondità di campo molto ampia e immagini estremamente nitide. Questa tecnica consentiva di ottenere un’immagine dettagliata in tutti i suoi elementi, in linea con il loro approccio di realismo diretto e onesto.

Il gruppo f/64 si opponeva allo stile pittorialista, che utilizzava tecniche manipolative per ottenere effetti più pittorici.

Le loro opere sono considerate fondamentali nella storia della fotografia moderna, contribuendo a definire il concetto di “fotografia diretta” o “straight photography”.

Gruppo f/64

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Nikon Z6 II

Nikon Z6 II

La Nikon Z6 II è una fotocamera mirrorless digitale con sensore Full Frame. Prodotta dal 2020.

Ha un sensore CMOS in formato Full Frame (36 x 24mm) da 24,3 MegaPixel.

La Nikon Z6 II è equipaggiata da due processori di immagini, molto performanti, che sono i famoso EXPEED arrivati alla 6° generazione.

La Nikon Z6 II ha una velocità di scatto a raffica fino a 16fps in RAW.

Il comportato video ha una risoluzione che arriva a 4k a (36870x2160p) 60p.

Il sistema di autofocus a rilevamento di fase a 273 aree con un sistema Eye-Detection AF che è molto utile nelle foto di ritratti.

Troviamo anche una stabilizzazione di immagine 5 assi, che compensa il tremolio della fotocamera ed è un notevole aiuto a mano libera. Essendo un sistema integrato nel corpo macchina vuol dire che è utilizzabile con qualunque obiettivo si utilizzi.

Il corpo della Nikon Z6 II è in lega di magnesio e tropicalizzato così da poter resistere alle peggiori situazioni ambientali e di temperatura.

Rispetto alla Nikon Z6 la Z6 II ha diversi miglioramenti tra cui:

utilizza due processori EXPEED 6, che migliorano la sua velocità, autofocus e la gestione di attività ad alta intensità di dati.

Autofocus migliorato e ha un tracciamento dei soggetti più affidabile, migliori prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione e un rilevamento Eye/Animal migliorato.

Uno slot per memoria aggiunto rispetto ad uno singolo della Nikon Z6.

Lo scatto continuo aumentato fino a 14 fps con un buffer più grande per la fotografia d’azione.

La Nikon Z6 II è eccellente per una vasta gamma di stili fotografici, tra cui ritratto, paesaggio e azione. Le sue solide funzionalità video lo rendono anche attraente per i fotografi “ibridi” che hanno bisogno di ottime prestazioni sia nella foto che nei video. Le slot a doppia scheda e il robusto autofocus lo rendono una scelta più avvincente per i professionisti e gli appassionati avanzati.

Se avete intenzione di acquistare una Z6 II o suoi accessori potrete cliccare sui seguenti link:

Adattatore per obiettivi Nikon F – Nikon FTZ

Corpo macchina in kit con Nikkor 24-70mm: https://amzn.to/3Z0k8H1

Corpo macchina in kit con Nikkor 24-200mm: https://amzn.to/4hGcHMz

Caratteristiche:
Sensore: CMOS Full Frame (36x24mm) 24,3 MegaPixel
Sensibilità ISO: da 100 a 51200 (espandibile a 50 – 204800)
Formati file: JPEG – RAW
Velocità di scatto: da 900sec a 1/8000
Autofocus con 273 aree di messa a fuoco
Registrazione Video fino a 4k – 3840x2160p a 60 FPS
Flash non incorporato
Schermo da 3,2 pollici articolato
Mirino elettronico
Memoria 1 slot CF Express Tipo B – Slot 2: SD – SDHC – SDXC (UHS-II)
Batteria ricaricabile agli ioni di litio Nikon EN-EL15c
Dimensioni: (LxAxP): 134x101x70mm – Peso: 705g

Nikon Z6 II

con obiettivo Nikkor Z 24-70mm f4 S

Nikon Z6 II con obiettivo Nikkor Z 24-200mm 4 - 6.3 VR
Vista dall'alto con obiettivo Nikkor 24-120mm f4 S

Nikon Z6 II con schermo posteriore da 3,2 pollici

vista laterale con schede di memoria

Nikon Z6 II con schermo aperto e articolato

Vista dall'alto senza obiettivo

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Canon EOS R10

Canon EOS R10

La Canon EOS R10 è una fotocamera mirrorless digitale con sensore APS-C. Prodotta dal 2022.

Ha un sensore CMOS in formato APS-C (22,3x15mm) con fattore di crop di 1.6x da 24,2 MegaPixel. Il sensore è affiancato da un processore di immagine chiamato DIGIC X, che offre prestazioni elevate e supporta lo scatto continuo ad alta velocità.

Il sistema della messa a fuoco automatica, della Canon EOS R10, ha un sensore Dual Pixel CMOS AF II con 651 punti di messa a fuoco automatica, offrendo un tracciamento preciso per persone, animali e veicoli.

Il corpo macchina è compatto e leggero, rendendolo molto facile da trasportare ed ergonomico.

Canon Eos R10 è è adatta ai fotografi che si spostano da uno smartphone o una reflex digitale di base, così come per coloro che cercano una fotocamera solida e a tutto tondo a un prezzo entry-level nella gamma mirrorless della serie R. È una scelta economica ma capace che combina le più recenti tecnologie di imaging Canon in un fattore di forma compatto.

Se avete intenzione di acquistare una EOS R10 potrete cliccare sui seguenti link:

Solo corpo macchina: https://amzn.to/40GamLh

Corpo macchina in kit con 18-150mm: https://amzn.to/3UOUfr9

Corpo macchina in kit con 18-45mm: https://amzn.to/3O03KQH

Caratteristiche:
Sensore: CMOS APS-C (22,3x15mm fattore di crop di 1.6x) 24,2 MegaPixel
Sensibilità ISO: da 100 a 3200 (espandibile fino a 51200)
Formati file: JPEG – RAW
Velocità di scatto: da 30sec a 1/16000
Registrazione Video fino a 4k 3840x2160p a 60 FPS
Flash incorporato Pop-Up
Connettività Wi-Fi e Bluetooth
Schermo da 3 pollici articolato e touchscreen
Mirino elettronico con copertura del 100%
Memoria 1 slot SD – SDHC – SDXC (UHS-II)
Batteria ricaricabile agli ioni di litio Canon LP-E17
Dimensioni: (LxAxP): 122x87x83mm – Peso: 356g

Canon EOS R10 con obiettivo Canon RF 18-55mm f4.5 - 6.3

Con obiettivo Canon 18-55mm f4.5 - 5.6

Canon EOS R10 vista dall'alto

con obiettivo canon RF 18-55mm con schermo da 3 pollici articolato e aperto

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Riviera del Brenta

Riviera del Brenta

La Riviera del Brenta è un’area panoramica lungo il Brenta, un canale navigabile che scorre da Padova a Venezia.

Questa regione è famosa per i suoi paesaggi lussureggianti, le ville storiche e i bellissimi paesi che sorgono sul canale, rendendola una destinazione popolare per i turisti interessati alla storia, all’architettura e alla natura.

Il canale del Brenta creato nel XVI secolo per valorizzare il corso d’acqua tra Venezia e Padova, fungendo da rotta di trasporto e di commercio.

Nel XVIII secolo, questa zona divenne un rifugio alla moda per gli aristocratici veneziani, e le ville servirono sia come fuga estiva che come simbolo di ricchezza.

Molte ville sono conservate o restaurate, offrendo uno sguardo all’opulenza dell’età dell’oro veneziana, con alcune aperte al pubblico come musei, gallerie d’arte o luoghi di lusso.

La Riviera del Brenta offre un affascinante mix di storia veneziana, natura e bellezza architettonica, rendendola una destinazione tranquilla ma culturalmente ricca per i turisti o chi è di passaggio.

I centri abitati che sono compresi nella Riviera del Brenta sono: Stra, Fiesso D’Artico, Dolo, Mira, Oriago e Malcontenta.

Ho voluto dare qualche informazione sulla Riviera del Brenta così da poter incuriosire tutti coloro che avranno anche intenzione di visitarla.

Sono Ischitano di origine ma “viaggiatore seriale” sia per lavoro che personalmente.

Il Veneto mi sta ospitando da qualche anno e soprattutto la Riviera del Brenta.

Sicuramente, potendola percorrere con la strada che la costeggia, per gli abitanti ormai non è più una novità la sua bellezza. In realtà ci si abitua alla bellezza dei posti in cui si abita, o ci si passa spesso. Io infatti quando ritorno ad Ischia mi rendo conto che è bellissima ma il mio occhio ormai ci è abituato.

Passo spesso in auto sulla Riviera del Brenta e mi sono sempre detto:”Ma perché un giorno non vengo a fare delle foto?”.

Ci è voluto un po ma poi lo ho fatto e mi è sembrato di essere stato rapito da un altro mondo, un bellissimo mondo, pieno di scorci che sono sempre stati li ma il mio occhio non gli aveva mai dato giustizia. Le foto che vedete in questa pagina sono state scattate tra Dolo e Mira nell’arco temporale di un’ora. Farò sicuramente altri “giri” fotografici sulla Riviera del Brenta perché mi h davvero colpito, affascinato e totalmente rapito.

Vi saluto augurandovi come si dice tra fotografi “Buona Luce”.

Riviera del Brenta - Mira

Riflessi in Riviera nei pressi di Dolo

Riviera del Brenta nei pressi di Dolo

Riflessi di un rudere nei pressi di Dolo

Riviera del Brenta - Mira - macchinario abbandonato della fabbrica Miralansa

Riflessi di alberi sull'acqua nei pressi di Mira

Riviera del Brenta - passaggio di una barca

Campanile tra gli alberi in Riviera nei pressi di Mira

Antico macchinario in Riviera del Brenta

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Tina Modotti

Tina Modotti

Tina Modotti nasce a Udine il 16 Agosto 1986 ma con il nome di Assunta Adelaide Luigia Saltarini Modotti muore a Città del Messico il 5 Gennaio 1942.

È stata una fotografa, modella, attrice e rivoluzionaria italiana, nota per la sua avvincente fotografia in bianco e nero che combinava arte con l’attivismo sociale.

Nella sua adolescenza, la Modotti, si reca negli Stati Uniti e inizia a lavorare come modella e attrice a Hollywood.

Tuttavia, la sua vita cambiò radicalmente quando incontrò il fotografo Edward Weston nei primi anni ’20. Sotto il suo tutoraggio, sviluppò il suo stile, fondendo composizione formale con una sensibilità alle questioni sociali.

Edward Weston

Il lavoro della Modotti fiorì in Messico, dove divenne parte integrante della vivace comunità artistica e politica. Era amica di Diego Rivera, Frida Kahlo e di altri artisti influenti.

Le fotografie di Tina Modotti di questo periodo – ritratti, nature morte e immagini dei lavoratori – riflettono il suo impegno per la giustizia sociale, un tema centrale per la sua arte e la sua vita.

Ha catturato potenti immagini di lavoratori, indigeni e simboli rivoluzionari così da utilizzare la fotografia come strumento per il cambiamento.

Le sue affiliazioni politiche con il Partito Comunista portarono ad un maggiore controllo e nel 1930 Tina Modotti è espulsa dal Messico con l’accusa di cospirazione.

Trascorse i suoi ultimi anni in Europa, lavorando clandestinamente per cause comuniste.

Tina Modotti è morta a Città del Messico nel 1942 in circostanze misteriose, anche se la sua morte è ufficialmente attribuita all’insufficienza cardiaca.

L’eredità di Modotti dura attraverso le sue commoventi fotografie, che continuano a ispirare per la loro bellezza, la profondità emotiva e l’impegno per l’equità sociale. Il suo lavoro collega i mondi dell’arte e del documentario, rendendola una figura iconica sia nella fotografia che nella storia rivoluzionaria.

Tina Modotti nel ruolo di Maria de La guardia
Tina Modotti nel ruolo di Maria de La guardia

Mani di lavoratore - man worker

Tina Modotti - Hands of the puppeteer 1929 - Mani di burattinaio

Bambino Messicano con cactus

Tina Modotti

Tina Modotti - Hands of the puppeteer 1929 - Mani di burattinaio 2

Tina Modotti Donne di Juchitan con jicara Messico 1929 ca

volto

Tina Modotti donna che trasporta un cesto in testa

7054

Tina_Modotti - Woman with Flag Mexico City 1928

Profilo Modotti

Tina Modotti e Frida Kahlo
Tina Modotti e Frida Kahlo

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D Lighting Attivo

D Lighting Attivo

D Lighting Attivo (Active D-Lighting) è una funzione presente su alcune fotocamere Nikon che aiuta a ottimizzare l’esposizione e la gamma dinamica, specialmente in condizioni di forte contrasto.

Questa funzione permette di preservare dettagli sia nelle zone scure sia in quelle luminose, regolando automaticamente la luminosità e il contrasto dell’immagine. In questo modo, le aree in ombra risultano più visibili e le alte luci meno “bruciate”.

È particolarmente utile per foto in controluce o scene molto contrastate.

Il consiglio che danno i manuali delle fotocamere è che l’utilizzo del D Lighting Attivo funziona in modo ottimale con la misurazione esposimetrica in Matrix.

Questa funzione è attuabile solo nei programmi di scatto P, S e A.

Ecco i livelli di intensità di D Lighting Attivo tra cui solitamente si può scegliere:

Auto: la fotocamera regola automaticamente l’intensità.

Alta, Normale, Bassa: permette di scegliere manualmente il livello di intervento.

Extra Alta: massimizza l’effetto per scene di contrasto molto elevato.

Attivare questa funzione può migliorare l’immagine, ma potrebbe anche aumentare leggermente il rumore nelle aree scure, specialmente in scene con luce scarsa.

Se si cerca un’immagine con colori fedeli alla realtà, o si scattano immagini per documentazione scientifica, il mio consiglio è quello di tenerlo disattivato così da evitare l’alterazione dei colori.

Le fotocamere che hanno il D Lighting Attivo sono:

D3300D3400D3500 (una versione base)
D5100D5200D5300D5500D5600 (diverse opzioni disponibili)
D7000 e D7500 (opzioni più avanzate)
D800D810D850D600D610D750 (opzioni complete)
Tutti i modelli della serie Z: Z5Z6 – Z6 II – Z7Z7 II – Z50 – ZfcZ9 (possono regolare anche l’intensità)

N.b. esiste una impostazione nel menu “ritocco” che si chiama D Lighting ma è una modifica che la fotocamera effettua post scatto mentre il D Lighting Attivo funziona durante la fase di ripresa.

D Lighting Attivo differenza - sito Nikono
Immagini dal sito Nikon

Menu fotocamera Nikon

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Sony Alpha 7 III

Sony Alpha 7 III

La Sony Alpha 7 III è una fotocamera mirrorless digitale con sensore Full Frame. Prodotta dal 2018. Nota per la sua eccezionale qualità dell’immagine, le caratteristiche avanzate e il design compatto.

La Sony Alpha 7 III è elogiata per la sua versatilità, rendendola una scelta popolare per fotografi e videomaker.

Ha un sensore CMOS in formato Full Frame (36 x 24mm) da 24,2 MegaPixel. Il sensore che equipaggia l’Alpha 7 III permette un ottimo rapporto tra qualità di immagine, sensibilità alle basse luci e una buona velocità sugli scatti a raffica. La qualità degli scatti non è dovuta solo al sensore, ma soprattutto al veloce e potente processore di Immagini BIONZ X. Il processore di immagini BIONZ X offre immagini ad alta risoluzione e nitide con una ottima gamma dinamica e prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione.

Il sistema autofocus arriva ad avere 667 punti di messa a fuoco a rilevamento di fase e 425 a rilevamento di contrasto. Include Eye AF (autofocus a tracciamento oculare), che è particolarmente utile per i ritratti e gli scatti dei soggetti in movimento.

Lo schermo posteriore ha una dimensione di 3 pollici articolato.

La Sony Alpha 7 III registra il video 4K UHD (3840×2160) con lettura completa dei pixel e nessun pixel binning, con conseguente filmati altamente dettagliati. Supporta anche vari profili di immagini, tra cui S-Log2 e S-Log3, per una maggiore gamma dinamica e flessibilità nella classificazione dei colori.

Il corpo macchina, della Sony Alpha 7 III, è tropicalizzato e sigillato in modo che possa resistere alle intemperie e alle temperature estreme.

Include un sistema di stabilizzazione dell’immagine a 5 assi, che compensa il tremolio della fotocamera su cinque diversi assi, vantaggioso per le riprese a mano libera e in condizioni difficili e scomode.

Uno limite di questa fotocamera è che il monitor posteriore non è touchscreen, cosa ormai molto comune sulle fotocamere mirrorless e della sua fascia di mercato.

Se avete intenzione di acquistare una Alpha 7 III potrete cliccare sui seguenti link:

Solo corpo: https://amzn.to/3NV6dvo

In kit con obiettivo Sony 18-105mm f4: https://amzn.to/4hylrEh

In kit con obiettivo Sony 35mm f1.8: https://amzn.to/3Cij8VM

Caratteristiche:

Sensore: CMOS Full Frame (36x24mm) 24,2 MegaPixel
Sensibilità ISO: da 100 a 51200 (espandibile a 50 – 204800)
Formati file: JPEG – RAW
Velocità di scatto: da 30sec a 1/8000
Autofocus con 693 punti di messa a fuoco a rilevamento di fase e 425 a rilevamento di contrasto
Registrazione Video fino a 4K (3840x2160p) 30FPS
Flash non incorporato
Schermo da 3 pollici articolato
Mirino elettronico
Corpo macchina tropicalizzato
Memoria 1 slot SD – SDHC – SDXC (UHS-1 e uno UHS-2)
Batteria ricaricabile agli ioni di litio Sony NP-FZ100
Dimensioni: (LxAxP): 127x96x74mm – Peso: 650g

Sony Alpha 7 III con obiettivo Sony FE 28-70mm f3.5 - 5.6

Con obiettivo Sony FE 24-105mm f4

Sony Alpha 7 III vista dall'alto con obiettivo Sony FE 28-70mm f3.5 - 5.6

vista posteriore con schermo da 3 pollici

Sony Alpha 7 III con schermo posteriore da 3 pollici articolato

vista dall'alto

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Corso di fotografia dentale Zollino Lecce

Corso di fotografia dentale Zollino

Corso di fotografia dentale il 22 e il 23 Novembre 2024 a Zollino (Lecce).

Ho tenuto molti corsi nella mia vita da relatore di fotografia dentale e ogni corso mi lascia qualcosa di speciale. Dico sempre una frase in cui credo molto: “Quando faccio un corso imparo molto più io da voi che voi da me”. Non è retorica ma è semplicemente una riflessione. Cercare di far arrivare ogni parola e ogni concetto, seguendo un filo logico, a tutti non è semplice ma conscendo più persone e confrotandosi con loro questo porta un grande arricchimento.

Ho voluto fare questo incipit perchè la location di questo corso mi è particolarmente cara. Zollino un piccolo paese immerso nel Salento, una piccola Piazza dove si sente ad ogni passo la storia del paese, le persone cordiali che ti sorridono e ti accolgono come se fossi a casa…. insomma un posto speciale che è nel mio cuore.

Di solito la mattina, prima di iniziare il corso, si va da Paolo in Piazza che ci ha preparato le sue famose (e uniche) Sibille e diversi vari dolci e stuzzichini da portare a tutti. Si parcheggia la macchina di Carlo (oltre il lavoro un grandissimo amico) e con due passi si entra da Paolo, ma in quei due passi ti saluti con 10 persone che, come succede nei piccoli paesi, con le. quali prima ti prendi in giro e poi ti prendi un caffè.

La sera si va di nuovo in Piazza o in Villa (un bel parco con grandi aree aperte) e ci si incontra con gli amici di Carlo (che poi sono diventati anche i miei), uno tra tutti è il caro Antonio, un gran lavoratore con le mani stanche di chi davvero sa cosa significa sacrificarsi e “farsi il mazzo”.

Insomma tutto questo per dire che il corso che si terrà fra 2 settimane nella mia cara Zollino lo aspetto da tanto proprio per potermi risentire “a casa” e stare con degli amici veri al di là del lavoro.

Ringrazio sempre il caro Carlo Manco che mi ospita a braccia aperte e tutta la sua fantastica famiglia che mi permette di godere di un affetto vero e disinteressato.

Corso di fotografia dentale Zollino Lecce - 22 e 23 Novembre 2024

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