Steve McCurry

Steve McCurry

Steve McCurry è nato il 23 Aprile 1950 in Pennsylvania in un piccolo sobborgo di Filadelfia. Ha studiato alla Penn State University fotografia e cinema però poi si laurea in teatro nel 1974.

La sua carriera ha preso il volo quando nel 1979 attraversa il confine tra Pakistan e Afghanistan, prima dell’invasione sovietica, con abiti tradizionali e con molti rotoli di pellicola nascosti tra gli abiti. Fu quella l’occasione per Mc Curry di far vedere al mondo le immagini del conflitto e in quella occasione vince anche il Robert Capa Medal for The Best Photographic Reporting from Abroad che è un premio dato ai fotografi che si sono distinti per l’eccezionale coraggio delle loro imprese documentative.

Quando si parla di immagini di conflitti nel mondo di solito si pensa a lui perché ne ha seguiti davvero tanti. Quello che cerca di fare è di dare voce alle vittime della guerra, i civili, che anche se non sono morti ma hanno molte problematiche che gli impediscono di vivere una vita tranquilla.

Questo cercare di trovare le immagini che possano raccontare, secondo gli occhi della popolazione, le problematiche della guerra credo sia un ottimo modo di cercare di far capire ai Grandi del mondo che la guerra non ha vittime solo tra i soldati vinti e vincitori ma soprattutto fra le persone comuni che vorrebbero vivere una vita serena e normale ma che a causa di tutto ciò gli viene impedito.

C’è un pensiero che ci fa ben capire questo concetto che McCurry ha detto: “La maggior parte delle mie foto è radicata nella gente. Cerco di trasmettere ciò che può essere una persona colta in un contesto più ampio che potremmo chiamare la condizione umana. Voglio trasmettere il senso viscerale della bellezza e della meraviglia che ho trovato di fronte a me, durante i miei viaggi, quando la sorpresa dell’essere estraneo si mescola alla gioia della familiarità”.

Steve McCurry è famosissimo anche per la fotografia della ragazza Afghana, che è stata copertina del National Geographic, che è un’icona per tutto il mondo. Attraverso l’uso di una perfetta tecnica e l’utilizzo della luce in modo artistico, rende il colore uno straordinario modo di comunicazione. I colori molto vivaci fanno da sfondo e contrasto ad un mondo pieno di povertà e problematiche, ecco questo è quello che McCurry ci dice durante i suoi lavori: “Guardate cosa succede alle popolazioni colpite da povertà e guerra”. Secondo la sua visione: “Un fotografo deve immergersi nella realtà e nel contesto di quello che vuole raccontare”. Quindi lui si butta a capofitto in questa idea e vive nei luoghi che decide di raccontare per settimane in attesa di avere un feeling con il posto e con le persone, in modo che lui fosse una persona familiare e che la sua fotocamera diventi una normale compagna di vita quotidiana per tutti.

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